Cronologia della storia del judo kodokan

Il 28 ottobre a Mikage, nella prefettura di Hyogo, vicino a Kobe in Giappone, nasce il Maestro Jigoro Kano (1860-1938) fondatore del Judo Kodokan.
Jigoro Kano si trasferisce a Tokyo con la famiglia.

Kano inizia lo studio del jujutsu alla Tenshin Shin'yo-ryu sotto la guida del Maestro Fukuda Hachinosuke.
Immagine: un'antica illustrazione della tecnica kuchiki-taoshi della Tenshin Shin'yo-ryu. Tale tecnica esiste senza sostanziali differenze anche nel judo.
Kano si laurea all'Università di Tokyo.
Inizia lo studio alla Kito-ryu con il Maestro Iikubo Tsunetoshi.

Il 5 giugno, è ufficialmente considerata la data di fondazione del Kodokan, con l'apertura della prima sede in Eisho-ji, con solo 12 tatami e nove allievi nel quartiere Shimoya diTokyo.

Jigoro Kano (nella foto all'età di 22 anni), ormai laureato, inizia a insegnare al liceo Gakushuin (Scuola dei Pari).
I Maestro Jigoro Kano viaggia in Europa per studiare i metodi scolastici.
A febbraio il Kodokan è costretto a trasferirsi e impianta la sua sede provvisoria in Jimbocho, Kanda, fruendo solo di 10 tatami.
In seguito il Sig. Shinagawa mette a disposizione del Maestro Jigoro Kano una parte della sua abitazione, in Kojimachi, in cui trovano posto 40 tatami.
Jigoro Kano completa la prima versione del Nage No Kata (forma delle proiezioni).

L'8 luglio nel villaggio di Kamatsuka Oaza, nella Prefettura di Ibaraki nasce il Maestro Gunji Koizumi, considerato il "Padre del Judo Britannico".
Viene definita la prima versione del Katame No Kata (forma delle immobilizzazioni o del controllo).
Dopo la vittoria in un torneo, viene sancita la supremazia, non solo morale ma anche tecnica, del Kodokan sulle altre scuole di jujutsu.

Nasce a Torino, Carlo Oletti (1886-1964), considerato il "Padre del judo italiano".
Ad aprile il Kodokan, con 60 tatami, si stabilisce in Hongo-ku, Nasago-cho.
Jigoro Kano diviene Consigliere del Ministero della Pubblica Istruzione e Preside del 5° Liceo Nazionale in Kumamoto.
Jigoro Kano diventa dirigente della Sezione Libraria del Ministero, dirigente del 1° Liceo Nazionale e preside della Scuola dei Maestri.
A febbraio la nuova sede del Kodokan in Koishikawa-ku, Shimotomisaka-cho è attrezzata con 107 tatami.
Il Maestro Kano formula il 1° Go-Kyo.
Il Maestro Gunji Koizumi inizia lo studio del kenjutsu.
Il Kodokan, sempre nella sede di Koishikawa-ku, Shimotomisaka-cho si ingrandisce raggiungendo il numero di 207 tatami.
È in questo periodo che Jigoro Kano crea la prima versione del Ju No Kata, originariamente definito il kata della ginnastica (Taiso No Kata), comprende 10 tecniche.
A gennaio, la superficie utile del Kodokan viene portata a 314 tatami dopo il trasferimento a Otsuka Sakashita-cho.
Il Prof. Kano diviene dirigente del Dipartimento Affari del Ministero dell'Educazione.
Viene costituita l'Associazione dei Titolari del Grado Dan del Kodokan.
Il Maestro Gunji Koizumi inizia lo studio del jujutsu alla Tenshin Shin'yo-ryu sotto la guida del Maestro Tago Nobushige.
Jigoro Kano fonda un'associazione per lo scambio di studenti con la Cina (attiva fino al 1909).
Gunji Koizumi si allena sotto la guida del Maestro Yamada Nobukatsu, un ex samurai.
18 Maestri rappresentanti delle principali scuole di jujutsu del Giappone si ritrovano al Butokukai di Tokyo per unirsi al sistema Kano.
Il Maestro Gunji Koizumi si allena a Singapore sotto la guida del Maestro Tsunejiro Akishima.
Il Maestro Gunji Koizumi arriva a New York (USA).
Jigoro Kano modifica il Ju No Kata, arrivando all'attuale classificazione con 15 tecniche suddivise in tre gruppi.
Il Kodokan diventa Ente Morale.
Il Maestro Kano è membro del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) diventando il primo membro giapponese della storia.
Il judo è riconosciuto come uno sport che può essere praticato in modo sicuro.
Il Maestro Gunji Koizumi torna in Inghilterra.
Il Prof. Jigoro Kano fonda la Scuola dei Maestri del Kodokan e diviene il primo presidente della Japan Athletic Association.
Il judo viene adottato come sistema educativo del Giappone.
Jigoro Kano accompagna la prima delegazione giapponese ai Giochi Olimpici di Stoccolma.

Fondazione del Budokwai di Londra da parte del Maestro Gunji Koizumi
Ancora un trasferimento a dicembre per ingrandire il proprio dojo che ora misura ben 514 tatami. Il Maestro Jigoro Kano sposta la sede del Kodokan a I-chome, Kasuga-cho, Bunkyo-ku.
Jigoro Kano, in viaggio verso Anversa, fa visita al Budokwai del Maestro Gunji Koizumi convincendolo a inserire il judo fra i programmi d'insegnamento del suo dojo.
Il Maestro Jigoro Kano presenzia alla VII Olimpiade in Anversa.

Formulazione del 2° Go-kyo, quello attuale, da parte di Jigoro Kano con l'aiuto dei suoi allievi più esperti e dei Maestri delle ultime scuole di jujutsu assorbite dal Kodokan.
Nasce il Judo Medical Research Society.
Il judo viene dichiarato completo nei suoi mezzi e nei suoi fini.
Il Kodokan diviene società pubblica.
Fondazione della Società Culturale del Kodokan.
Il 30 marzo viene costituita la Federazione Jiu-Jitsuista Italiana (FJJI) presieduta dal Comm. Antonello Caprino. Il primo articolo del regolamento tecnico federale riconosceva "quale metodo ufficiale di jiu-jitsu, il Metodo Kano".

Il 20 e 21 giugno si disputa, a Roma, il Primo Campionato Italiano di Judo.
Nella foto i partecipanti assieme al Maestro Oletti.

Viene formalmente aperta la sezione femminile al Kodokan.
Nella foto: Shi-han Jigoro Kano in una sezione di judo femminile nel 1935.

In Italia la Federazione Jiu-Jitsuista Italiana (FJJI) viene trasformata in Federazione Italiana Lotta Giapponese (FILG) sotto la guida del dinamico Giacinto Pugliesi, presidente della "Colombo".
Il Prof. Jigoro Kano presenzia alla IX Olimpiade in Amsterdam.
A febbraio la Federazione Italiana Lotta Giapponese (FILG) viene sciolta e la sua attività inquadrata nella Federazione Atletica Italiana (FAI).
Il Prof. Jigoro Kano presenzia alla X Olimpiade di Los Angeles.
Jigoro Kano visita l'Europa per offrire Tokyo come sede per la XII Olimpiade.
Primi Campionati del Giappone di judo.

Il Maestro Jigoro Kano riceve il premio Asahi per il suo eccezionale contributo all'organizzazione dello sport in Giappone.
Il premio Asahi è un premio assegnato dal giornale giapponese Asahi Shimbun per il possesso di borse di studio o di arti che hanno dato un contributo alla cultura o alla società. È stato creato nel 1929. Molti destinatari di questo premio sono stati successivamente onorati con un premio Nobel. È considerato uno dei premi più prestigiosi presentati da un'entità non governativa.

Jigoro Kano presenzia alla XI Olimpiade di Berlino.
Nella foto si riconosce il Prof. Kano durante la premiazione di Jesse Owens.

Il 4 maggio il Maestro Jigoro Kano, fondatore del judo, muore a causa di una polmonite mentre era su un piroscafo di ritorno da un viaggio in Canada.
Nella foto il feretro del Prof. Kano avvolto nella bandiera olimpica arriva a Yokohama, dopo la sua morte in mare.

Viene costituita la British Judo Association (BJA) con il Maestro Gunji Koizumi come Presidente.

Su iniziativa del Budokwai del Maestro Gunji Koizumi nasce la European Judo Union (EJU) di cui fu eletto presidente l'inglese Trevor. P. Legget, l'unico non giapponese graduato 5° Dan.
Il Maestro Gunji Koizumi raggiunge il grado di 6° Dan.
Si disputa a Lanciano il primo Campionato Italiano Maschile di Judo del dopoguerra.

L'11 luglio a Londra, viene fondata l'International Judo Federation (IJF) di cui fu eletto presidente l'italiano Aldo Torti. È la federazione internazionale che regola il judo a livello mondiale, inizialmente formata dalle federazioni europee (Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Germania, Austria e Svizzera) e da quella argentina, mentre molte altre aderirono nei dieci anni successivi.
Il 5 e 6 dicembre al Palais des Sport di Parigi, si disputa la prima edizione dei Campionati Europei di Judo (senza categorie di peso).
Per l'Italia arriva la prima medaglia, di bronzo, nella categoria 1° kyu grazie al Maestro Elio Volpi.
Il Maestro Gunji Koizumi è graduato 7° Dan.

Arriva in Italia il Maestro Noritomo Ken Otani (1920-2017). Allora 5° Dan, è stato il primo giapponese a insegnare judo in Italia influenzando per almeno tre decenni lo sviluppo del judo italiano.

Arriva in Italia il Maestro Tadashi Koike (1927-1997), che con Noritomo Ken Otani, sarà una figura fondamentale per il judo in Italia.
Si disputano i primi Campionati Mondiali di Judo a Tokyo.

Nicola Tempesta (1935-2021) vince a Rotterdam il primo titolo europeo dell'Italia.

Il 25 marzo s'inaugura il grandioso complesso del più grande "circolo privato" del mondo, il Kodokan trova la sua degna e definitiva sede.
Per la prima volta il Campionato Europeo si disputa in Italia, a Milano.
Il judo viene ammesso provvisoriamente ai Giochi Olimpici di Tokyo (soltanto tre categorie maschili: -68 kg; -80 kg; +80 kg; Open).
Muore il "padre del judo italiano", Carlo Oletti.
Il 15 aprile muore suicida il Maestro Gunji Koizumi, 8° Dan.
Il 23 ottobre nella palestra del Kodokan Milano si svolge il primo Campionato Italiano Femminile in cinque categorie.
Il judo maschile entra nel programma dei Giochi del Mediterraneo.
Escluso nel 1968, a Monaco il judo entra definitivamente nel programma delle Olimpiadi.

L'assemblea federale straordinaria mutava il nome della FIAP in Federazione Italiana Lotta Pesi e Judo (FILPJ).
Si disputa a Monaco il primo Campionato Europeo Femminile.

All'Olimpiade di Montreal, Felice Mariani, bronzo nella categoria fino a 63 kg., vince la prima medaglia olimpica dell'Italia nel judo.

Margherita de Cal, 72 kg., vince il 1° Campionato Mondiale Femminile disputato a New York, USA.

All'Olimpiade di Mosca, Ezio Gamba vince nella categoria fino a 71 kg., la prima medaglia d'oro olimpica dell'Italia nel judo.
In occasione del 100° anniversario della sua fondazione il Kodokan rivede il Go-kyo reintroducendo le otto tecniche escluse nel 1920 e inserendo 17 nuove tecniche. Queste 65 tecniche saranno riconosciute come "le 65 tecniche del Kodokan Judo".

L'italiana Maria Teresa Motta, +72 kg., vince il Campionato Mondiale disputato a Vienna.

Si disputa al Palaeur di Roma il Campionato Mondiale Juniores.
Le categorie femminili di judo vengono ammesse ai Giochi Olimpici di Seoul (solo come sport dimostrativo).
Alessandra Giungi conquista la medaglia di bronzo per l'Italia nella categoria fino a 52 kg.

L'italiana Emanuela Pierantozzi vince il Campionato Mondiale a Belgrado.

In Italia il 25 aprile si inaugura il Palazzetto FILPJ di Ostia, Roma.

Per l'Italia, Alessandra Giungi (in foto) ed Emanuela Pierantozzi, vincono il Campionato Mondiale a Barcellona.
Le categorie femminili di judo vengono ammesse definitivamente ai Giochi Olimpici di Barcellona.
L'italiana Emanuela Pierantozzi vince la medaglia d'argento nei 66 kg.
Italia il 18 dicembre, a Ostia (Roma), s'inaugura il Centro di Preparazione Olimpica della FILPJ.

Ai Giochi Olimpici di Atlanta sono due le medaglie conquistate dall'Italia nel judo: l'argento di Girolamo Giovinazzo (nella foto) nei 60 kg. e il bronzo di Ylenia Scapin nei 72 kg.
Il Kodokan aggiunge due ulteriori tecniche.
Il judo femminile entra nel programma dei Giochi del Mediterraneo.

Il 1° luglio l'Assemblea Nazionale delibera di dividere la FILPJK in Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) e Federazione Italiana Pesistica e Cultura Fisica (FIPCF).

All'Olimpiade di Sidney, Giuseppe Maddaloni vince nella categoria 73 kg., la seconda medaglia d'oro olimpica dell'Italia nel judo.
Grande successo per la Federazione, che oltre all'oro di Maddaloni conquista anche tre bronzi con Girolamo Giovinazzo (66 kg.), Ylenia Scapin (70 kg.) ed Emanuela Pierantozzi (78 kg.).
La Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) celebra il centenario della sua fondazione.

All'Olimpiade di Atene, Lucia Morico conquista per l'Italia il bronzo nei 78 kg.

All'Olimpiade di Pechino, Giulia Quintavalle vince la prima medaglia d'oro olimpica femminile dell'Italia nel judo (57 kg.).

Ai Giochi di Londra, arriva per l'Italia il bronzo di Rosalba Forciniti nei 52 kg.
In Italia il 27 novembre s'inaugura al Centro Olimpico il Museo degli Sport di Combattimento e la nuova Palazzina Direzionale Multifunzionale.

Olimpiadi di Rio de Janeiro, Fabio Basile vince la terza medaglia d'oro olimpica maschile per l'Italia nel judo (66 kg.).
Nelle categorie femminili arriva invece l'argento con Odette Giuffrida (52 kg.).
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