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Effetti benefici delle arti marziali

Sul sistema cardiovascolare

Introduzione: l'importanza della salute cardiovascolare e il ruolo delle arti marziali

La salute cardiovascolare rappresenta un pilastro fondamentale per il benessere generale dell’individuo. Un sistema cardiovascolare efficiente assicura l’apporto di ossigeno e nutrienti a tutti i tessuti del corpo, contribuendo a prevenire numerose patologie e a migliorare la qualità della vita. Le arti marziali, spesso percepite principalmente come discipline di combattimento o autodifesa, costituiscono in realtà forme complete di attività fisica che possono esercitare benefici significativi sulla salute cardiovascolare. Oltre agli aspetti tecnici e alla preparazione fisica specifica, la pratica regolare di queste discipline coinvolge un insieme di movimenti, tecniche di respirazione e spesso anche elementi di meditazione che possono influenzare positivamente il cuore e il sistema circolatorio. In un contesto di crescente interesse verso approcci olistici al benessere fisico e mentale, le arti marziali emergono come un’attività poliedrica capace di offrire vantaggi che vanno ben oltre il semplice potenziamento muscolare o l’abilità nel combattimento.

Il sistema cardiovascolare: anatomia e fisiologia essenziale

Il sistema cardiovascolare è un complesso ed efficiente sistema di trasporto responsabile della distribuzione di sangue, ossigeno e nutrienti a tutte le cellule dell’organismo e della rimozione dei prodotti di scarto. La sua integrità e funzionalità sono cruciali per il mantenimento della vita e della salute. Questo sistema è composto principalmente dal cuore, dai vasi sanguigni e dal sangue.¹ ² ³

Il cuore è un organo muscolare potente, delle dimensioni approssimative di un pugno, situato nella cavità toracica.¹ Funge da pompa instancabile: ad ogni battito si contrae (sistole) spingendo il sangue attraverso le arterie, poi si rilassa (diastole) per ricevere il sangue refluo. La sua struttura interna è suddivisa in quattro camere: due superiori, chiamate atri (destro e sinistro), e due inferiori, denominate ventricoli (destro e sinistro), separate da una parete muscolare chiamata setto. Il cuore assicura un flusso sanguigno continuo in tutto il corpo.¹ ³⁵

I vasi sanguigni formano un sistema chiuso di condotti attraverso i quali il sangue circola sotto la spinta del cuore.² Essi si distinguono in arterie, vene e capillari.¹ Le arterie trasportano il sangue ossigenato dal cuore verso i tessuti e gli organi del corpo, ramificandosi in vasi sempre più piccoli chiamati arteriole.³ Le vene, al contrario, riportano il sangue deossigenato dai tessuti verso il cuore, originando dai capillari attraverso le venule e confluendo in vasi di calibro maggiore. I capillari costituiscono una fitta rete di vasi microscopici che collegano le arteriole alle venule e permettono lo scambio di ossigeno, nutrienti e prodotti di scarto tra il sangue e le cellule. La circolazione sanguigna si articola in due circuiti principali: la circolazione sistemica e la circolazione polmonare. Nella circolazione sistemica, il sangue ossigenato viene pompato dal ventricolo sinistro attraverso l’aorta a tutto il corpo e ritorna deossigenato all’atrio destro tramite le vene cave. Nella circolazione polmonare, il sangue deossigenato viene pompato dal ventricolo destro attraverso l’arteria polmonare ai polmoni, dove si arricchisce di ossigeno, per poi tornare all’atrio sinistro attraverso le vene polmonari. Questo ciclo continuo, che segue il percorso “corpo-cuore-polmoni-cuore-corpo”, garantisce l’apporto vitale di ossigeno ai tessuti.³

Il sangue è un tessuto fluido costituito da plasma e da elementi corpuscolari, ovvero globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.³ Svolge funzioni essenziali come il trasporto di gas, nutrienti e ormoni, la rimozione di prodotti di scarto, la difesa immunitaria e la regolazione della temperatura corporea.³

Con la pratica regolare di attività fisica (come il nuoto, la corsa o le arti marziali), il cuore diventa più robusto e resistente alla fatica. In particolare, l’esercizio aerobico intenso aumenta la richiesta di ossigeno da parte del corpo e il carico di lavoro su cuore e polmoni, rendendo la circolazione più efficiente. Un cuore ben allenato riesce a pompare un volume di sangue maggiore ad ogni battito, il che si traduce in una frequenza cardiaca a riposo inferiore. Le organizzazioni sanitarie (WHO, ISS) ribadiscono che l’attività fisica regolare è uno dei fattori chiave per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Tabella 1: Componente e Funzioni del Sistema Cardiovascolare

Componente Funzione Primaria
Cuore
Pompaggio del sangue in tutto il corpo
Arterie
Trasporto del sangue ossigenato dal cuore ai tessuti
Vene
Ritorno del sangue deossigenato dai tessuti al cuore
Capillari
Scambio di ossigeno, nutrienti e prodotti di scarto tra sangue e cellule
Sangue
Trasporto di gas, nutrienti, ormoni, rimozione di scarti, difesa immunitaria

Funzione del cuore: il motore del sistema cardiovascolare

Il cuore, fulcro del sistema cardiovascolare, è un organo complesso la cui funzione principale è quella di pompare il sangue, assicurando la sua circolazione continua in tutto l’organismo. La sua struttura interna, come accennato, comprende quattro camere.³⁵ Gli atri, camere superiori, ricevono il sangue che ritorna al cuore, mentre i ventricoli, camere inferiori, pompano il sangue fuori dal cuore.

Quattro valvole cardiache – la tricuspide, la polmonare, la mitrale e l’aortica – regolano il flusso sanguigno tra le camere e verso i grandi vasi, garantendo che il sangue scorra in una sola direzione e impedendo il reflusso.¹ La valvola tricuspide si trova tra l’atrio destro e il ventricolo destro, la valvola polmonare tra il ventricolo destro e l’arteria polmonare, la valvola mitrale tra l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro, e la valvola aortica tra il ventricolo sinistro e l’aorta.³ Il setto, una parete di tessuto muscolare, divide il cuore in una parte destra e una parte sinistra, impedendo la miscelazione del sangue ossigenato e deossigenato.

La funzione del cuore si svolge attraverso un ciclo continuo chiamato ciclo cardiaco, che comprende due fasi principali: la diastole e la sistole.¹⁰ Durante la diastole, il muscolo cardiaco si rilassa e le camere del cuore si riempiono di sangue.¹¹ Questa fase è suddivisa in diastole atriale e diastole ventricolare.¹² Nella sistole, il muscolo cardiaco si contrae, spingendo il sangue fuori dalle camere.¹⁰ Anche questa fase è suddivisa in sistole atriale e sistole ventricolare e include momenti specifici come la contrazione isovolumetrica e l’eiezione del sangue.¹²

Il processo di flusso sanguigno attraverso il cuore inizia con il sangue deossigenato che entra nell’atrio destro dalle vene cave.¹ Questo sangue passa poi nel ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide e viene pompato nell’arteria polmonare, raggiungendo i polmoni dove rilascia anidride carbonica e si carica di ossigeno.² Il sangue ossigenato ritorna quindi all’atrio sinistro attraverso le vene polmonari, passa nel ventricolo sinistro attraverso la valvola mitrale e viene infine pompato nell’aorta, da cui si distribuisce a tutto il corpo. Questo ciclo incessante garantisce che ogni cellula del corpo riceva l’ossigeno e i nutrienti necessari per il suo funzionamento.¹

Il cuore pompa circa 5–6 litri di sangue al minuto negli adulti seduti, ma questa portata (gittata cardiaca) può aumentare notevolmente durante l’esercizio. Il volume di sangue pompato dipende dalla frequenza cardiaca e dal volume sistolico (sangue espulso a ogni battito). Con l’allenamento aerobico il volume sistolico cresce grazie a un’espansione fisiologica delle camere cardiache: il ventricolo sinistro si dilata leggermente e si ispessiscono i muscoli ventricolari in modo equilibrato. Il risultato è un cuore più efficiente, capace di mantenere un ottimo apporto sanguigno anche a frequenze ridotte. Ad esempio, un allenamento regolare può abbassare di circa 10 battiti/minuto la frequenza cardiaca a riposo, risparmiando milioni di battiti nel lungo periodo. Questo adattamento migliora il flusso sanguigno verso gli organi vitali e aumenta la capacità di lavoro del cuore durante l’attività fisica.

Benefici delle arti marziali sul sistema cardiovascolare

La pratica regolare delle arti marziali offre un ampio spettro di benefici per il sistema cardiovascolare. Queste discipline non solo contribuiscono a rafforzare il muscolo cardiaco e a migliorare l’efficienza del sistema cardiocircolatorio, ma possono anche svolgere un ruolo significativo nella riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.  Le tecniche di respirazione e di meditazione, spesso integrate nell’allenamento marziale, aiutano a gestire lo stress, un noto fattore di rischio per le patologie cardiache. Inoltre, l’allenamento cardiovascolare intrinseco alla pratica delle arti marziali può migliorare la resistenza, la capacità polmonare e la funzione cardiaca, promuovendo un benessere generale del sistema cardiovascolare.

Molte arti marziali combinano in modo efficace sia l’esercizio aerobico (salti, calci, pugni a ritmo sostenuto)  che quello anaerobico (scatti brevi, sforzi esplosivi), offrendo un allenamento cardiovascolare completo. Gli aspetti aerobici, caratterizzati da movimenti sostenuti e ripetitivi, migliorano la resistenza e la capacità del sistema cardiovascolare di trasportare ossigeno per periodi prolungati. Le tecniche anaerobiche, che includono brevi esplosioni di attività ad alta intensità, contribuiscono invece a sviluppare potenza e forza muscolare, con un impatto positivo anche sulla salute cardiovascolare. Questa combinazione di stimoli rende le arti marziali un’attività particolarmente efficace per il condizionamento del cuore e dei vasi sanguigni.

Benefici delle arti marziali sul cuore

La pratica delle arti marziali, come molte altre forme di esercizio fisico regolare, apporta numerosi benefici specifici per la salute del cuore.

Diversi studi clinici hanno documentato come le arti marziali possano:

  • Aumento della Frequenza Cardiaca e Miglioramento della Capacità Cardiovascolare: durante l’allenamento nelle arti marziali, la frequenza cardiaca aumenta in risposta all’intensità dell’attività fisica, migliorando la capacità del cuore di pompare sangue e ossigeno ai muscoli attivi. Questo aumento della frequenza cardiaca, soprattutto se ripetuto regolarmente, contribuisce a migliorare la resistenza e la capacità cardiovascolare nel tempo. L’High-Intensity Interval Training (HIIT), spesso presente nelle routine di allenamento marziale, ha dimostrato di portare a maggiori miglioramenti nel recupero acuto della frequenza cardiaca rispetto ad allenamenti a intensità più bassa.¹⁹ Studi specifici sul Taekwondo hanno rilevato che le diverse attività di allenamento elicitano frequenze cardiache che si collocano tra il 64.7% e l’81.4% della frequenza cardiaca massima, suggerendo che questa disciplina è adatta per il condizionamento cardiovascolare.²⁰ Inoltre, atleti che praticano Judo mostrano valori più elevati di VO2 max e di polso di ossigeno rispetto a chi pratica sollevamento pesi, indicando una migliore forma fisica cardiovascolare.¹⁴
  • Incremento della capacità aerobica (VO₂max) negli atleti marziali: numerosi studi clinici hanno dimostrato che la pratica marziale favorisce un significativo aumento del VO₂max, ovvero la massima capacità dell’organismo di assorbire, trasportare e utilizzare ossigeno durante l’attività fisica. Discipline come il karate, il taekwondo, il judo o il Muay Thai, grazie all’alto coinvolgimento muscolare e al mantenimento prolungato della frequenza cardiaca elevata, stimolano il sistema cardiovascolare a rispondere in modo più efficiente allo sforzo. Gli atleti marziali hanno spesso un VO₂max più alto rispetto ai gruppi di controllo sedentari o praticanti sport meno dinamici.¹³ ¹⁴
  • Riduzione della pressione arteriosa: l’esercizio fisico regolare, componente essenziale della pratica marziale, è associato a significative riduzioni della pressione arteriosa, sia sistolica che diastolica, contribuendo così a ridurre il rischio di ipertensione e di patologie cardiovascolari. L’allenamento di endurance, spesso incluso nelle sessioni marziali, ha mostrato effetti benefici sulla pressione arteriosa ambulatoriale, secondo una meta-analisi sistematica.²¹
    Discipline come il Karate, il Taekwondo e il Muay Thai forniscono stimoli sia aerobici che isometrici, entrambi efficaci nel modulare il tono vascolare e la rigidità arteriosa. In particolare, l’allenamento di resistenza isometrica – presente in alcune forme di Karate – sembra avere il potenziale per indurre le maggiori riduzioni della pressione sistolica.²²
    Uno studio sul Contact Karate ha documentato una riduzione della pressione arteriosa nel post-esercizio in giovani adulti di sesso maschile.²³ Analogamente, l’allenamento di Taekwondo ha mostrato effetti positivi nei soggetti ipertesi, in particolare nelle donne in postmenopausa, con riduzione delle catecolamine circolanti e miglioramento della flessibilità arteriosa.²³
    Un altro studio su adulti praticanti Muay Thai ha rilevato una riduzione della pressione diastolica significativamente più marcata rispetto a un gruppo di controllo sottoposto a esercizi funzionali generici.¹⁵ Inoltre, un protocollo di Taekwondo somministrato per dodici settimane a donne anziane con ipertensione ha evidenziato un miglioramento più rilevante nei parametri cardiovascolari rispetto al gruppo di controllo.¹⁶
  • Migliorare l’efficienza cardiaca e il recupero: la risposta del cuore all’allenamento marziale è misurabile anche in termini di efficienza cardiaca. Indicatori come una frequenza cardiaca a riposo più bassa, un tempo di recupero più rapido e una maggiore variabilità del battito sono tipici di un cuore allenato. L’apparato cardiovascolare dei praticanti marziali reagisce prontamente allo sforzo e ritorna più rapidamente alla normalità, riducendo il rischio di ipertrofia patologica e insufficienza cardiaca.
    In particolare, gli atleti marziali ben allenati presentano una frequenza cardiaca a riposo significativamente più bassa, come evidenziato nel confronto tra judoka e pesisti.¹⁴ Il miglioramento del recupero cardiaco è attribuibile alla natura intervallata degli allenamenti, che alternano fasi aerobiche e anaerobiche e rafforzano la resilienza cardiovascolare.
  • Miglioramento della funzione cardiaca e ipertrofia fisiologica: l’allenamento cardiovascolare tipico delle arti marziali rafforza il muscolo cardiaco, migliorandone l’efficienza nel pompare sangue. L’allenamento di resistenza, integrato in molte discipline, è stato associato a benefici anche nei pazienti con insufficienza cardiaca.²⁴
    La pratica regolare del Judo ha dimostrato di indurre un rimodellamento cardiaco fisiologico, con aumenti del volume ventricolare sinistro e della massa cardiaca, ma senza segni patologici.¹⁴ Questo tipo di adattamento, detto ipertrofia eccentrica, è tipico degli sport di resistenza e si traduce in un maggior volume di eiezione del sangue e un cuore più efficiente.
  • Aumento della capacità polmonare e controllo respiratorio: le tecniche di respirazione adottate nelle arti marziali migliorano l’efficienza polmonare, favorendo un maggiore apporto di ossigeno e una migliore tolleranza allo sforzo. L’HIIT, parte integrante di molte sessioni marziali, è noto per aumentare la ventilazione volontaria massima, un indicatore chiave della capacità respiratoria.¹⁹
    Inoltre, la consapevolezza e il controllo del respiro migliorano la concentrazione e contribuiscono indirettamente alla salute cardiovascolare, grazie a una migliore ossigenazione del sangue. Questi effetti benefici si estendono anche alla regolazione dello stress, con impatti positivi sul sistema nervoso autonomo.
  • Impatto sui livelli di colesterolo e effetti metabolici cardioprotettivi: la pratica regolare delle arti marziali migliora il profilo lipidico e riduce l’infiammazione cronica, contribuendo alla prevenzione cardiovascolare. L’allenamento aerobico, diffuso in molte discipline, favorisce un aumento dell’HDL (colesterolo “buono”) e una riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi.²⁵
    L’allenamento di forza, anch’esso presente nelle arti marziali, può ridurre il colesterolo totale e i marker infiammatori come la proteina C-reattiva (CRP), implicata nell’aterosclerosi.²⁶ Il Taekwondo, in particolare, ha prodotto miglioramenti evidenti nel profilo lipidico di donne ipertese.¹⁶
    Un programma marziale continuativo è stato inoltre associato alla modulazione del sistema immunitario e a una riduzione dello stato infiammatorio sistemico, effetti comparabili – o superiori – a quelli ottenuti con esercizi cardio tradizionali.¹⁷

Gli studi clinici suggeriscono inoltre che questi benefici si ottengono a tutte le età: sia giovani sia anziani possono trarre vantaggio dall’allenamento marziale.¹⁷ ¹⁸ In sintesi, le arti marziali rappresentano una forma di esercizio fisico completa, in grado di promuovere salute e resistenza cardiovascolare al pari di altri sport aerobici.

Benefici delle arti marziali sulla circolazione sanguigna

La circolazione sanguigna è il processo attraverso il quale il sangue viene trasportato in tutto il corpo, fornendo ossigeno e nutrienti alle cellule e rimuovendo i prodotti di scarto. Le arti marziali possono migliorare la circolazione sanguigna in vari modi:

  • Aumento del flusso sanguigno: l’esercizio fisico, in generale, aumenta il flusso sanguigno ai muscoli, migliorando l’apporto di ossigeno e nutrienti e accelerando la rimozione dei prodotti di scarto. Inoltre, l’allenamento regolare può migliorare la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi (vasodilatazione), riducendo la resistenza al flusso e favorendo una circolazione più efficiente. I movimenti dinamici e fluidi, tipici di molte discipline marziali, contribuiscono a mantenere una buona funzionalità vascolare. Anche l’allenamento a bassa intensità con restrizione del flusso sanguigno (il cosiddetto Blood Flow Restriction Training), utilizzato talvolta a scopi riabilitativi e potenzialmente applicabile a specifici aspetti dell’allenamento marziale, può migliorare la forza e l’ipertrofia muscolare con un carico inferiore, suggerendo un impatto positivo sulla circolazione locale.²⁷ ²⁸ ²⁹ ³⁰

  • Controllo della pressione arteriosa e salute vascolare: numerosi studi hanno documentato una riduzione della pressione arteriosa in soggetti che seguono programmi regolari di arti marziali.¹⁶ ¹⁵ L’allenamento aerobico moderato regolare è noto per migliorare i valori di pressione sistolica e diastolica, in parte grazie alla riduzione del grasso corporeo e all’aumento dell’elasticità dei vasi sanguigni.
  • Riduzione della rigidità arteriosa: l’invecchiamento porta a irrigidimento delle arterie. Uno studio su praticanti di Soo Bahk Do (un’arte marziale coreana) di mezza età, ha dimostrato che, dopo anni di allenamento, essi avevano una minore rigidità arteriosa rispetto a coetanei sedentari.³¹ Ciò suggerisce che esercizi di flessibilità e stretching tipici del training marziale possono attenuare la perdita di elesticità vascolare correlata all’età.
  • Migliore circolazione periferica: l’attività fisica dinamica favorisce l’angiogenesi (formazione di nuovi capillari) e un maggior apporto di ossigeno ai muscoli periferici. Praticare arti marziali stimola la circolazione nei tessuti e può contribuire a ridurre il rischio di trombosi grazie a una migliore fluidità del sangue.
  • Effetti su colesterolo e metabolismo: benché non  sia un effetto del sistema circolatorio, è importante notare che il dimagrimento e la riduzione del colesterolo (ottenuti con esercizio fisico) inducono meno depositi aterosclerotici nelle arterie. Il Progetto Cuore dell’ISS ricorda che l’attività moderata aiuta a bruciare i grassi e migliorare il profilo lipidico nel sangue , fattori che proteggono la circolazione nel lungo termine.
  • Riduzione dell’infiammazione: l’esercizio fisico può contribuire a ridurre l’infiammazione nei vasi sanguigni, migliorando la salute cardiovascolare e diminuendo il rischio di malattie cardiache.³² Studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare esercita un’influenza antinfiammatoria anche in individui con malattie autoimmuni.³³ Sebbene non direttamente correlato alle arti marziali, l’idrogeno molecolare, potenzialmente utile nel recupero per gli atleti, può modulare le risposte infiammatorie.³⁴ L’effetto antinfiammatorio dell’attività fisica, inclusa la pratica marziale, può contribuire alla prevenzione e alla gestione delle malattie cardiovascolari, dove l’infiammazione gioca un ruolo significativo.
  • Prevenzione delle malattie vascolari: la pratica regolare delle arti marziali può aiutare a prevenire malattie vascolari come l’aterosclerosi, mantenendo le arterie pulite e flessibili.³² Questo beneficio è probabilmente mediato dal miglioramento dei livelli di colesterolo, dalla riduzione della pressione arteriosa e dall’effetto antinfiammatorio associati all’esercizio fisico regolare. Un sistema circolatorio efficiente e vasi sanguigni sani sono fondamentali per prevenire l’accumulo di placche e il conseguente rischio di eventi cardiovascolari. 

Diversità delle arti marziali e benefici cardiovascolari: un'analisi approfondita

La vasta gamma di movimenti e tecniche presenti nelle diverse arti marziali offre un ventaglio di benefici specifici per il cuore e la circolazione.

  • Taekwondo e Kickboxing: discipline come il Taekwondo e la Kickboxing sono caratterizzate da movimenti rapidi e potenti che aumentano significativamente la frequenza cardiaca, migliorando la capacità cardiovascolare e favorendo il dispendio calorico. L’allenamento di Taekwondo ha dimostrato di migliorare i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna in donne anziane ipertensive¹⁶ e di elicitare intensità di esercizio da moderate ad alte³⁵, indicando un efficace stimolo cardiovascolare.
  • Taijiquan e Aikido: il Taijiquan e l’Aikido si concentrano su movimenti dinamici e fluidi che migliorano la circolazione sanguigna, la flessibilità e l’equilibrio. Il Tai Chi ha dimostrato di migliorare la resistenza aerobica e il benessere psicosociale in pazienti con malattie coronariche³⁶ e di aumentare significativamente il VO2 max in questi pazienti.¹⁸ Inoltre, il Tai Chi e la corsa migliorano in modo simile la forma fisica cardiorespiratoria, la frequenza cardiaca a riposo e la pressione sanguigna in adulti di mezza età. ³⁷ Sebbene l’Aikido non sia direttamente menzionato negli studi forniti, i suoi principi di movimento fluido suggeriscono benefici simili in termini di circolazione e flessibilità. Il Judo, un’arte marziale correlata, ha mostrato adattamenti cardiaci positivi.¹⁴
  • Karate e Capoeira: le posizioni stabili e gli esercizi di resistenza nel Karate possono contribuire a migliorare la forza muscolare e l’elasticità dei vasi sanguigni. Il Karate a contatto promuove l’ipotensione post-esercizio²³, e l’allenamento regolare fin dalla giovane età può migliorare la salute cardiaca.³⁸ La Capoeira, con i suoi rapidi cambi di direzione e le tecniche di salto, può aumentare la capacità polmonare e l’efficienza cardiovascolare. L’allenamento di Capoeira migliora i parametri autonomici e cardiovascolari.³⁹
  • Qi Gong: l’integrazione di tecniche di respirazione e meditazione nel Qi Gong può favorire la calma mentale e la riduzione della pressione sanguigna. Il Qi Gong e il Tai Chi migliorano il benessere psicologico e riducono l’ansia e la depressione agendo sul sistema nervoso autonomo.⁴⁰ Il Qi Gong potrebbe essere efficace nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari⁴¹, e il Qi Gong Wuqinxi ha mostrato effetti benefici sul sistema nervoso ed ematologico, oltre a migliorare condizioni come l’ipertensione.⁴²

Considerazioni aggiuntive: età e sistema cardiovascolare

È importante considerare come il sistema cardiovascolare subisce cambiamenti con l’età⁴³. Si osserva spesso un irrigidimento delle arterie e una disfunzione endoteliale⁴⁴, ipertrofia ventricolare sinistra e disfunzione diastolica⁴⁴, nonché un aumento dell’incidenza di malattie delle valvole cardiache⁴⁴. Anche i riflessi che originano dai recettori vagali cardiopolmonari tendono a diminuire con l’avanzare dell’età.⁴⁵ Questi cambiamenti rendono ancora più rilevante l’importanza dell’attività fisica regolare, come la pratica delle arti marziali, per mantenere la salute cardiovascolare.

In questo contesto, è fondamentale considerare l’età nella scelta e nella pratica delle arti marziali. Alcune discipline, come il Tai Chi, sono spesso raccomandate per gli anziani grazie alla loro natura a basso impatto.³⁷ La sua enfasi su movimenti lenti e controllati, unita ai benefici sulla circolazione e sulla riduzione dello stress, lo rende particolarmente adatto a questa fascia d’età. Altre arti marziali possono richiedere un adattamento dell’intensità e delle tecniche in base alle capacità fisiche e alle condizioni di salute individuali. La consapevolezza di come l’età influenzi il sistema cardiovascolare permette di personalizzare la pratica marziale per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.

Conclusioni: le arti marziali come alleato prezioso per la salute cardiovascolare

L’analisi condotta evidenzia chiaramente come la pratica regolare delle arti marziali possa rappresentare un alleato prezioso per la salute del sistema cardiovascolare. I benefici spaziano dal miglioramento della funzione cardiaca e della circolazione sanguigna alla riduzione dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, come l’ipertensione e l’ipercolesterolemia. La diversità delle discipline marziali permette di scegliere l’attività più adatta alle proprie preferenze ed esigenze, garantendo al contempo un efficace allenamento cardiovascolare. L’integrazione di tecniche di respirazione e meditazione in molte arti marziali contribuisce ulteriormente al benessere generale, agendo anche sulla gestione dello stress. In definitiva, l’evidenza scientifica supporta l’idea che le arti marziali non siano solo un’efficace forma di autodifesa o un modo per migliorare la forma fisica, ma anche un’attività in grado di promuovere una salute cardiovascolare ottimale e di migliorare la qualità della vita.

Disclaimer

Le informazioni riportate sono tratte da fonti ritenute affidabili e aggiornate alla data di pubblicazione. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali variazioni successive.

Fonti
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  30. The effects of resistance training with blood flow restriction on muscle strength, muscle hypertrophy and functionality in patients with osteoarthritis and rheumatoid arthritis: A systematic review with meta-analysis – Dos Santos L.P., Santo R.C.D.E., Ramis T.R. et al. – PLoS One – 2021 – [PLoS One 16(11):e0259574, doi:10.1371/journal.pone.0259574, pubmed/34758045]
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  32. Aterosclerosi– MSD Manuale per operatori sanitari – Articolo divulgativo professionale – Consultato 2025 – [msdmanuals.com/it/professionale/disturbi-dell-apparato-cardiovascolare/arteriosclerosi/aterosclerosi]
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  45. Il ruolo svolto dall’attività lavorativa sull’ipertensione arteriosa [The role of professional activity in arterial hypertension] – Barbini N., Gorini G., Ferrucci L. et al. – Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia – 2007 – [Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia 29(2):174–181, pubmed/17886759]
  46. Il cuore: funzioni essenziali e circolazione – Medicover Hospitals – Articolo divulgativo – 2024 – [medicoverhospitals.in/it/articles/function-of-heart]
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  50. Capoeira: hypothesis on health rehabilitation and quality-of-life maintenance – Moreira S.R., Ii A.C.O., Armstrong A. et al. – Revista da Associação Médica Brasileira (1992) – 2022 – [Revista da Associação Médica Brasileira (1992) 68(11):1530–1536, doi:10.1590/1806-9282.20220360, pubmed/36449770]
  51. Molecular and epigenetic markers as promising tools to quantify the effect of occupational exposures and the risk of developing non-communicable diseases – Ferrari L., Pavanello S., Bollati V. et al. – Medicina del Lavoro – 2019 – [Medicina del Lavoro 110(3):168–190, doi:10.23749/mdl.v110i3.8538, pubmed/31268425]
  52. Cardiac changes associated with vascular aging – Singam N.S.V., Fine C., Fleg J.L. et al. – Clinical Cardiology – 2020 – [Clinical Cardiology 43(2):92–98, doi:10.1002/clc.23313, pubmed/31845364]
  53. Tai Chi, arte di lunga vita – Terra Nuova – Sezione “Chiedi all’esperto” – Consultato 2025 – [terranuova.it/chiedi-all-esperto/tai-chi-arte-di-lunga-vita]
  54. Health benefits of tai chi: What is the evidence? – Huston P., McFarlane B. – Canadian Family Physician – 2016 – [Canadian Family Physician 62(11):881–890, pubmed/28661865]
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