Cronologia della storia del judo kodokan
Nasce Masatomo Iso, maestro di Tenjin Shinyo-ryu Jujutsu. Fu uno degli insegnanti di Jigoro Kano, il futuro fondatore del judo.
Nasce Fukuda Hachinosuke, un importante maestro di jujutsu della scuola Tenjin Shin’yo-ryu. Fukuda è noto per essere stato uno dei principali insegnanti di Jigoro Kano, il fondatore del judo. La sua influenza e il suo insegnamento hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo delle arti marziali in Giappone.
Nasce Iikubo Tsunetoshi, maestro di Kito-ryu Jujutsu. Ha insegnato a Jigoro Kano, contribuendo alla fondazione del judo.
Nasce a Hamahigashi, villaggio di Mikage, distretto di Kashihara, provincia di Settsu (attualmente distretto di Higashinada, città di Kobe, prefettura di Hyogo) in Giappone, il Maestro Jigoro Kano, fondatore del Judo Kodokan. È il terzo figlio di Jiro Kano Kishiba, capo della sezione degli ufficiali della marina dello shogunato. Kano è noto per aver fondato il judo e per aver introdotto il sistema delle cinture e dei gradi.
Il 16 febbraio nasce a Kanazawa, Yamashita Yoshitsugu, futuro maestro di judo e primo detentore del grado di 10° dan (cintura rossa) del Kodokan, anche se postumo. Figlio di un samurai, si allena fin da ragazzo nelle arti marziali tradizionali giapponesi di Yoshin-ryu e Tenjin Shin'yo-ryu jujutsu. Diventa uno dei quattro guardiani del Kodokan e un pioniere del judo negli Stati Uniti.
Jigoro Kano si trasferisce a Tokyo con la famiglia, avvicinandosi alle opportunità educative e culturali della città.
Nasce a Funakura il Maestro Hajime Isogai, uno dei principali maestri di judo del Kodokan. Isogai è stato il secondo judoka a ricevere il grado di 10° dan e un promotore del circuito di kosen judo.
Nasce a Tokyo Jiro Nango, nipote di Jigoro Kano e terzo presidente del Kodokan. Contribuisce alla diffusione del judo nel mondo e promuove l’inclusione del judo come sport olimpico.
Jigoro Kano si iscrive all'Università di Tokyo, la prima reimpostata secondo criteri occidentali. Questo gli consente di sfuggire al controllo del padre e di dedicarsi intensamente allo studio del jujutsu.
Jigoro Kano inizia a studiare il jujutsu alla Tenshin Shin'yo-ryu sotto la guida del Maestro Fukuda Hachinosuke, gettando le basi per la sua futura creazione del judo.
Nella foto: Jigoro Kano all'età di 17 anni.
Il Maestro Fukuda Hachinosuke muore, lasciando un'importante eredità nelle arti marziali giapponesi.
Alla morte del Sensei Fukuda Hachinosuke, Jigoro Kano riceve i Densho del Dojo Fukuda, documenti scritti contenenti le tecniche, i principi e la filosofia della scuola. Sono considerati sacri e vengono tramandati da maestro a discepolo come simbolo di trasmissione del sapere e della tradizione del jujutsu.
Jigoro Kano (in foto a 20 anni), inizia l’addestramento e l’assistenza al dojo Tenshin Shin’yo-ryu Jujutsu sotto la guida del Maestro Masatomo Iso.
Jigoro Kano si laurea in Scienze Politiche ed Economiche all'Università di Tokyo.
Masatomo Iso, maestro della Tenshin Shin'yo-ryu, muore. Dopo la sua morte, Jigoro Kano inizia a studiare il Kito-ryu sotto la guida di Iikubo Tsunetoshi.
Jigoro Kano inizia a studiare alla Kito-ryu con il Maestro Iikubo Tsunetoshi, apprendendo il nage-waza, tecnica fondamentale del judo.
Jigoro Kano (nella foto all'età di 22 anni), ormai laureato, inizia a insegnare al liceo Gakushuin (Scuola dei Pari).
Mentre insegnava a Gakushin, Jigoro Kano aprì, nel tempio Eisho-ji a Shitaya Kitinari-cho, la scuola di tutoraggio Kano Juku e la scuola "Kobun Gakuin", allo scopo di fornire un'educazione a tutto tondo in cui il fisico, gli aspetti mentali e morali sono ben bilanciati.
A Maggio del 1882, viene ufficialmente collocata la data della fondazione del Kodokan, con l'apertura della prima sede in Eisho-ji, con solo 12 tatami e nove allievi nel quartiere Shimoya di Tokyo.
Il Maestro Jigoro Kano viaggia in Europa per studiare i metodi scolastici, con l'obiettivo di migliorare l'educazione in Giappone.
Il Kodokan si trasferisce a Jimbocho, Kanda, dove trova una sede provvisoria con soli 10 tatami.
Jigoro Kano implementa il sistema di classificazione kyu / dan e introduce le fasce colorate al Kodokan. Questo sistema di gradi permette di distinguere i livelli di abilità e progresso dei praticanti di judo, facilitando un percorso di apprendimento strutturato e motivante.
Vengono redatte le regole originali di Randori e Shiai al Kodokan Judo. Il Randori, che significa “esercizio libero”, e lo Shiai, che significa “competizione”, sono fondamentali per la pratica del judo. Queste regole stabiliscono le basi per l’allenamento e la competizione, promuovendo lo sviluppo tecnico e la crescita personale dei judoka.
Ancora un trasferimento per il Kodokan, questa volta a Kojimachi, un quartiere di Chiyoda-ku, e i tatami diventano 20.
Tra il 1884 e il 1885, Jigoro Kano completa la prima versione del Nage No Kata (forma delle proiezioni), inizialmente formato da 10 tecniche. Fu sviluppato come metodo per illustrare i principi delle tecniche di proiezione (nage-waza) e permettere agli studenti di applicarli più efficacemente nel randori.
Tra il 1884 e il 1885 viene definita la prima versione del Katame No Kata (forma delle immobilizzazioni o del controllo), una forma katame-waza, inizialmente composto da dieci tecniche. Comprende nella versione definitiva 15 tecniche suddivise in tre gruppi, ognuno composto da cinque forme: osaekomi-waza, shime-waza e kansetsu-waza. Fu fondato, insieme al Nage No Kata, come metodo per illustrare i principi delle tecniche di controllo (katame-waza).
Nel villaggio di Kamatsuka Oaza, nella Prefettura di Ibaraki nasce il Maestro Gunji Koizumi, considerato il “Padre del Judo Britannico”. Koizumi ha fondato il Budokwai, una delle prime scuole di judo in Europa.
Il Consiglio del Dipartimento di Polizia di Tokyo organizzò una competizione di Ju-Jutsu tra i due stili principali, Kodokan Judo e Fusen-Ryu, per determinare quale stile adottare. Guidato da Yokoyama Sakujiro e Saigo Shiro, il Kodokan vinse tutte le partite tranne una, che fu considerata un pareggio. Con questa vittoria, la reputazione del Kodokan Judo come sistema efficiente di combattimento disarmato fu assicurata e lo stile fu ufficialmente riconosciuto dal governo giapponese. Questa vittoria sancì la supremazia, non solo morale ma anche tecnica, del Kodokan sulle altre scuole di jujutsu.
Nell'immagine: Jigoro Kano e alcuni dei suoi primi studenti nel 1886.
Nasce a Torino, Carlo Oletti, considerato il “Padre del Judo Italiano”. Oletti ha introdotto il judo in Italia dopo averlo appreso in Giappone durante il suo servizio nella Marina Militare.
A primavera del 1887, il Kodokan si trasferisce a Shinagawa, raddoppiando il numero dei tatami che diventano 40. Questo periodo è significativo per la crescita del judo sotto la guida del M° Jigoro Kano.
Nell'immagine: Dipinto di Shuzan Hishida raffigurante una sessione di allenamento di judo presso il Fujimi-cho dojo. L’uomo seduto sulla piattaforma a sinistra è il M° Jigoro Kano.
Jigoro Kano crea la prima versione del Ju No Kata (forma della cedevolezza) come metodo per insegnare i principi fondamentali del judo, in particolare il principio ju (cedevolezza o gentilezza). Inizialmente noto come Taiso No Kata (forma dell’allenamento fisico), comprendeva 10 tecniche.
Jigoro Kano sviluppa l’Itsutsu No Kata come una delle forme più elevate di kata nel judo. Questo kata è composto da cinque tecniche, conosciute solo per il loro numero, e rappresenta i principi fondamentali del judo e delle arti marziali.
Prime elaborazioni da parte del Maestro Jigoro Kano dello Shinken Shobu No Kata (forma di combattimento reale). Costituito da tecniche dei vari metodi di jujutsu, riunite per l’allenamento al combattimento reale. In seguito diventerà il Kime No Kata (forma della decisione).
Jigoro Kano sviluppò il Koshiki No Kata (forma antica). Questo kata è stato creato per preservare le tecniche antiche della scuola Kito-ryu di jujutsu, che Kano considerava fondamentali per il judo.
Iikubo Tsunetoshi è morto nel 1889. È stato un esperto di kata e tecniche di lancio, e ha influenzato notevolmente lo sviluppo del judo.
Il Kodokan si espande e si stabilisce in Hongo-ku, Masago-cho, arrivando a 60 tatami. Questa espansione riflette la crescente popolarità del judo.
Jigoro Kano diviene Consigliere del Ministero della Pubblica Istruzione e Preside del 5^ Liceo Nazionale in Kumamoto, influenzando l'educazione giapponese.
Jigoro Kano diventa dirigente della Sezione Libraria del Ministero, dirigente del 1^ Liceo Nazionale e preside della Scuola dei Maestri, influenzando l'educazione giapponese.
La nuova sede del Kodokan in Koishikawa-ku, Shimotomisaka-cho, è attrezzata con 107 tatami, dimostrando la crescita dell'istituto.
Viene istituito il Consiglio del Kodokan, un organo di governance che guida l'istituto.
Cerimonia di inaugurazione del Kodokan Main Dojo, segnando un'importante pietra miliare nella storia del judo.
Il Maestro Jigoro Kano formula la prima versione del Gokyo no Waza, un sistema di classificazione delle tecniche del judo. Questo sistema comprende 42 tecniche di lancio suddivise in cinque gruppi distinti, che rappresentano l’ordine fondamentale per l’insegnamento del nage waza (tecniche di proiezione).
Il Kodokan, sempre nella sede di Koishikawa-ku, Shimotomisaka-cho si ingrandisce raggiungendo il numero di 207 tatami.
La superficie utile del Kodokan viene portata a 314 tatami dopo il trasferimento a Otsuka Sakashita-cho.
Le scuole superiori professionali Koto Senmon Gakko (note anche come Kosen) iniziano a tenere competizioni di Judo. Queste competizioni segnano l’inizio di una tradizione che promuove il judo come disciplina sportiva e educativa nelle scuole giapponesi.
Jigoro Kano assume il ruolo di Dirigente del Dipartimento Affari del Ministero dell'Educazione, influenzando l'educazione a livello nazionale.
Jigoro Kano viene incaricato dal Presidente del Butokukai di produrre una bozza di regole standardizzate per le competizioni di Ju-Jutsu. Viene nominato presidente del comitato di deliberazione, segnando un passo importante nella formalizzazione e regolamentazione delle competizioni di Ju-Jutsu.
Nasce a Himeji, in Giappone, Mikinosuke Kawaishi, futuro maestro di jujutsu e judo, che diventerà uno dei pionieri del judo in Europa e introdurrà il sistema dei gradi colorati per le cinture. Studierà il jiu-jitsu alla scuola del Dai Nippon Butokukai e otterrà il 7° dan di judo dal fondatore Jigoro Kano. Insegnando il judo in diversi paesi, svilupperà un suo metodo originale, noto come Metodo Kawaishi, che influenzerà notevolmente il judo francese.
Viene costituita l'Associazione dei Titolari del Grado Dan del Kodokan, per i praticanti di judo di alto livello.
Jigoro Kano, fondatore del judo, viene nominato Consigliere del Butokukai, un’organizzazione giapponese dedicata alla promozione delle arti marziali. Questo evento segna un riconoscimento significativo per Kano e il suo contributo alle arti marziali in Giappone.
Il Kodokan, fondato da Jigoro Kano, adotta le regole di competizione del jujutsu stabilite dal Butokukai. Questo passaggio è cruciale per l’unificazione delle discipline di jujutsu sotto un sistema di competizione comune, promuovendo la crescita e la standardizzazione del judo.
Nasce a Tokyo Risei Kano, secondo figlio di Jigoro Kano, fondatore del judo. Risei Kano è stato il secondo presidente della International Judo Federation e ha gestito il Kodokan.
Jigoro Kano fonda un'associazione per lo scambio di studenti con la Cina, attiva fino al 1909 promuovendo l'internazionalizzazione dell'educazione.
Il 24 luglio, dopo molte ricerche, il capitano di vascello Carlo Maria Novellis stipula un contratto di quattro mesi con un insegnante di Shangai, raccomandato dal console giapponese, per tenere un corso di judo a bordo dell'incrociatore Marco Polo.
Jigoro Kano diventa il capo della Commissione Kata di Ju Jitsu al Dai Nippon Butokukai a Kyoto. Durante questo periodo, i kata del Kodokan Judo vengono formalmente approvati e riconosciuti dal Butokukai. Il Nage No Kata fu accettato senza modifiche, mentre il Katame No Kata fu leggermente cambiato. Il Kime No Kata fu modificato aggiungendo altre 7 tecniche, portandolo a un totale di 20 tecniche.
Nell'immagine: Jigoro Kano (45 anni) come capo della Commissione Kata di Ju Jitsu al Dai Nippon Butokukai, Kyoto 1906.
Il Butokukai approva la proposta di Jigoeo Kano di allungare le maniche del judo-gi (uwagi no sode) e i pantaloni (shitagi). Inoltre, l’obi (cintura) sostituisce la fascia. Questi miglioramenti aumentano il comfort e la praticità durante l’allenamento, facilitando i movimenti dei praticanti di judo.
Nasce a Shizuoka Minoru Mochizuki, artista marziale giapponese fondatore del Dojo Yoseikan. Sarà studente diretto del Maestro Jigoro Kano fondatore del judo, del Maestro Morihei Ueshiba fondatore dell’aikido e del Maestro Gichin Funakoshi fondatore del Karate Shotokan. Raggiungerà il grado di 10° dan in Aikido, 9° dan nel jujutsu, 8° dan nello iaido, 8° dan nel judo, 8° dan nel kobudo, 5° dan nel kendo, 5° dan nel karate e 5° dan nel jojutsu.
Il Kodokan ottiene lo status di Ente Morale, riconoscendo la sua importanza e influenza nelle arti marziali giapponesi.
Jigoro Kano diventa il primo membro giapponese del CIO, segnando una pietra miliare per il Giappone nel movimento olimpico.
Nell’immagine: Jigoro Kano (a sinistra) durante la cerimonia di apertura della V° Olimpiade a Stoccolma, Svezia, nel 1912, che ha segnato la prima partecipazione olimpica del Giappone.
Il judo viene riconosciuto come uno sport che può essere praticato in modo sicuro, favorendone la diffusione e l'adozione nelle scuole e nelle palestre.
Jigoro Kano fonda la Scuola dei Maestri del Kodokan, mirata a formare insegnanti qualificati di judo.
Jigoro Kano contribuisce a fondare la Japan Amateur Athletic Association e ne diventa il primo presidente, promuovendo lo sport a livello nazionale.
Il judo viene adottato come sistema educativo del Giappone, riconoscendo il suo valore formativo e disciplinare.
Jigoro Kano accompagna la prima delegazione giapponese ai Giochi Olimpici di Stoccolma, segnando un momento storico per il movimento sportivo giapponese.
Le regole del Ju-Jutsu cambiano vietando alcune tecniche specifiche. Tra queste, il dojime (strangolamento del tronco) (nell'immagine), il kubi gatame (leve al collo) e l’ashi garami (intreccio delle gambe). Questi cambiamenti mirano a rendere la pratica del jujutsu più sicura per i praticanti.
Il judo e il kendo diventano materie obbligatorie nelle scuole medie giapponesi.
La Società di Igiene Scolastica del Ministero dell’Istruzione determina che il judo e il kendo sono adatti per le scuole primarie.
Il Maestro Gunji Koizumi fonda il Budokwai di Londra al n. 15 di Lower Grosvenor Place, Victoria, Londra SW1. È il più antico club di arti marziali giapponese in Europa. Il nome Budokwai è stato scelto dal fondatore della società Gunji Koizumi, come combinazione delle parole giapponesi "bu" che significa militare o marziale, "do" che significa la via o il codice, "kwai" che significa edificio pubblico o società. Nel 1920 diventerà il primo club di judo in Europa contribuendo alla diffusione del judo in tutto il continente.
I dipartimenti del Butokukai di jujutsu, kenjutsu / gekken e kyujutsu cambiano i loro nomi in judo, kendo e kyudo.
Ancora un trasferimento per ingrandire il proprio dojo che ora misura ben 514 tatami. Il Maestro Jigoro Kano sposta la sede del Kodokan in un edificio situato al numero 1-chome Kasuga-cho, Bunkyo-ku.
Nasce a Tokyo Noritomo Ken Otani, maestro di judo e militare giapponese del Kodokan. Otani è stato il primo giapponese a insegnare il judo in Italia, influenzando per almeno tre decenni lo sviluppo del judo italiano.
Il Go No Sen No Kata viene sviluppato presso l’Università di Waseda a Tokyo. In questo decennio, i judoka giapponesi dell’Università di Waseda visitarono l’Inghilterra e dimostrarono diverse tecniche di contrattacco sviluppate nella loro università.
Jigoro Kano, in viaggio verso Anversa, fa visita al Budokwai del Maestro Gunji Koizumi convincendolo a inserire il judo fra i programmi d'insegnamento del suo dojo.
Jigoro Kano presenzia alla VII Olimpiade ad Anversa, promuovendo il judo a livello internazionale.
Jigoro Kano, insieme ai suoi allievi più esperti e ai Maestri delle ultime scuole di jujutsu assorbite dal Kodokan, apportò alcune modifiche al Gokyo no Waza. Questo portò alla creazione della versione definitiva del Gokyo no Waza, il sistema di classificazione delle tecniche di judo, che è ancora utilizzato oggi. La versione definitiva ridusse il numero di tecniche di lancio da 42 a 40, suddividendole in 5 gruppi di 8 tecniche ciascuno. Questa ottimizzazione migliorò l’insegnamento del nage waza (tecniche di proiezione), rendendo il judo più accessibile e sistematico per gli studenti.
Viene fondata la Judo Medical Research Society, un'organizzazione dedicata alla ricerca medica e scientifica nel campo del judo.
Il capo cannoniere di prima classe Carlo Oletti viene chiamato a dirigere i corsi di jujutsu introdotti alla Scuola Centrale Militare di Educazione Fisica a Roma.
Jigoro Kano, il fondatore del Judo, crea la Società Culturale del Kodokan e scrive i due massimi principi che definiscono la filosofia del suo metodo: Seiryoku Zenyo (“Il miglior uso dell’energia”) e Jita Kyoei (“Mutuo benessere e beneficio”). Questo anno segna il riconoscimento del Judo come disciplina marziale ed educativa completa, consolidando la sua efficacia e importanza sia come arte marziale che come strumento educativo.
Il Kodokan diviene società pubblica, ampliando la sua influenza e accessibilità.
Viene fondata la Società Culturale del Kodokan, un'organizazione dedicata alla promozione della cultura e dei valori del judo.
Carlo Oletti insegna jujutsu nella palestra della "Giovane Italia" in via della Consulta a Roma.
Carlo Oletti inizia le lezioni alla "Cristoforo Colombo" di via Tacito, trasformandola nella società sportiva più forte d'Italia nel jujutsu.
Il Seiryoku Zen’yo Kokumin Taiiku no Kata (forma per l’educazione fisica nazionale alla massima efficienza) viene sviluppato da Jigoro Kano come metodo di educazione fisica per il pubblico generale, promuovendo lo sviluppo di menti e corpi sani.
Viene costituita la Federazione Jiu-Jitsuista Italiana (FJJI) presieduta dal Comm. Antonello Caprino. Il primo articolo del regolamento tecnico federale riconosceva "quale metodo ufficiale di jiu-jitsu, sia per l'insegnamento che per la pratica, il Metodo Kano".
A Roma si tiene il Primo Campionato Italiano di Judo.
Nell'immagine: i partecipanti assieme al Maestro Oletti.
Le regole del jujutsu / judo cambiano – Restrizioni sulla transizione dalla posizione in piedi al lavoro a terra e solo le leve al gomito sono consentite
Nota: le scuole Kosen sono autorizzate a mantenere le regole interne pre-1925 con un continuo focus sul grappling a terra
Viene formalmente aperta la sezione femminile al Kodokan, dove è sempre stata posta particolare enfasi sullo studio del Ju No Kata.
Nell'immagine: Shi-han Jigoro Kano in una sezione di judo femminile nel 1935.
In Italia la Federazione Jiu-Jitsuista Italiana (FJJI) viene trasformata in Federazione Italiana Lotta Giapponese (FILG) sotto la guida del dinamico Giacinto Pugliesi, presidente della "Colombo".
Nasce a Kitakata, Giappone, Tadashi Koike, maestro di judo e inviato ufficiale del Kodokan in Italia. Ha contribuito notevolmente alla diffusione del judo in Italia.
Jigoro Kano presenzia alla IX Olimpiade ad Amsterdam, promuovendo il judo a livello internazionale.
Il Seiryoku Zen’yo Kokumin Taiiku no Kata (forma per l’educazione fisica nazionale alla massima efficienza) viene formalmente nominato e codificato come parte del metodo Kodokan.
Il 15 e 16 Novembre si disputano i primi Campionati di Judo Giapponesi, predecessore degli All Japan Judo Championships.
Nell'immagine: Jigoro Kano (a sinistra) e Yoshitsugu Yamashita - 9° Dan, durante la prima giornata dei Campionati di Judo Giapponesi.
La Federazione Italiana Lotta Giapponese (FILG) viene sciolta e la sua attività inquadrata nella Federazione Atletica Italiana (FAI), fondata nel 1902 dal marchese Luigi Monticelli Obizzi (nell'immagine). La FAI è l’antenata delle odierne FIJLKAM e FIPE, che gestiscono rispettivamente le arti marziali e il sollevamento pesi in Italia.
Jigoro Kano presenzia alla X Olimpiade di Los Angeles, continuando a promuovere il judo a livello internazionale.
Lo statuto-regolamento della FAI approvato dal CONI a gennaio per la lotta-giapponese, prevedeva le stesse norme del 1927. Va tuttavia rilevato un cambiamento importante: il termine "Jiu-Jitsu Judo" viene sostituito dal semplice "Judo".
Jigoro Kano visita l'Europa per promuovere Tokyo come sede per la XII Olimpiade.
Si celebra il 50° anniversario del Kodokan, segnando mezzo secolo di storia e sviluppo del judo.
Il Maestro Jigoro Kano riceve il premio Asahi per il suo eccezionale contributo all'organizzazione dello sport in Giappone.
Il premio Asahi è un premio assegnato dal giornale giapponese Asahi Shimbun per il possesso di borse di studio o di arti che hanno dato un contributo alla cultura o alla società. È stato creato nel 1929. Molti destinatari di questo premio sono stati successivamente onorati con un premio Nobel. È considerato uno dei premi più prestigiosi presentati da un'entità non governativa.
Jigoro Kano, fondatore del judo, riceve il Gran Cordone dell’Ordine del Sol Levante per il suo straordinario contributo allo sviluppo delle arti marziali e alla promozione dello sport e dell’educazione in Giappone.
Il Maestro Mikinosuke Kawaishi arriva in Francia dive resterà fino alla scomparsa, meritandosi l'appellativo di "Padre del Judo Francese".
Dopo una vita di insegnamento, il 26 ottobre, Yamashita Yoshitsugu muore all'età di 70 anni. Alla cerimonia commemorativa tenutasi al Kodokan, Jigoro Kano ha conferitoil grado di cintura rossa a partire dal 24 ottobre, rendendolo il primo detentore del grado di 10° Dan (judan) del Kodokan, sebbene postumo, in riconoscimento del suo servizio.
Yamashita era stato uno dei quattro guardiani del Kodokan e un pioniere del judo negli Stati Uniti, dove aveva insegnato anche al presidente Theodore Roosevelt.
Nell'immagine: Yamashita Yoshitsugu e sua moglie Fude Yamashita.
Jigoro Kano presenzia alla XI Olimpiade di Berlino.
In questa storica fotografia, Jigoro Kano, il fondatore del judo, è presente alla cerimonia di premiazione di Jesse Owens durante le Olimpiadi di Berlino del 1936. La presenza di Kano a questo evento simbolizza l’importanza del judo e delle arti marziali giapponesi nel panorama sportivo internazionale. La vittoria di Owens, un atleta afroamericano, sfidò le teorie razziali dell’epoca, rendendo questa immagine un potente simbolo di uguaglianza.
Jigoro Kano propone con successo a Tokyo di ospitare la dodicesima edizione dei Giochi Olimpici presso il Comitato Olimpico Internazionale.
Il Maestro Jigoro Kano, fondatore del judo, muore a causa di una polmonite a bordo del piroscafo Hikawa Maru, mentre tornava da un viaggio in Canada.
Nell'immagine: il feretro del Prof. Kano avvolto nella bandiera olimpica arriva a Yokohama, dopo la sua morte in mare.
Jiro Nango viene nominato secondo presidente del Kodokan, succedendo a Jigoro Kano. Nango, che era un ammiraglio della marina giapponese e un judoka esperto, ha continuato la tradizione del judo e ha guidato il Kodokan fino al 1946.
Risei Kano viene nominato terzo presidente del Kodokan, succedendo a suo padre Jigoro Kano e continuando a promuovere il judo a livello internazionale.
Si svolge la cerimonia di pensionamento del vecchio Presidente del Kodokan e di insediamento del nuovo.
Il Maestro Hajime Isogai, 10° Dan, muore all’età di 75 anni. Isogai è ricordato per il suo contributo al judo e per la sua maestria nel ne-waza.
Si disputa a Lanciano il primo Campionato Italiano Maschile di Judo del dopoguerra, segnando la ripresa delle competizioni di judo in Italia.
Si tiene il primo All Japan Judo Championships del dopoguerra presso l’ex Kodokan. Matsumoto Yasuichi (nell'immagine) vince il titolo, con Tokuji Ito al secondo posto e Yoshihiko Yoshimatsu e Mitsuo Kazuki al terzo posto. Questo evento segna la ripresa delle competizioni di judo in Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Viene costituita la British Judo Association (BJA) con il Maestro Gunji Koizumi come Presidente, promuovendo il judo nel Regno Unito.
Su iniziativa del Budokwai del Maestro Gunji Koizumi nasce la European Judo Union (EJU) di cui fu eletto presidente l'inglese Trevor. P. Legget, l'unico non giapponese graduato 5° Dan.
A Genova durante il III° Congresso della Federazione Italiana Atletica Pesante (FAI fino al 1933) viene approvato il nuovo statuto federale, che contemplava tra gli organi centrali il Gruppo Autonomo Lotta Giapponese (trasformato in Gruppo Autonomo del Judo nel 1951).
Muore Jiro Nango a Tokyo. Ha avuto un ruolo significativo nella promozione del judo a livello internazionale e ha sostenuto l’inclusione del judo nei Giochi Olimpici.
A Londra, viene fondata l'International Judo Federation (IJF) di cui fu eletto presidente l'italiano Aldo Torti. È la federazione internazionale che regola il judo a livello mondiale, inizialmente formata dalle federazioni europee (Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Germania, Austria e Svizzera) e da quella argentina, mentre molte altre aderirono nei dieci anni successivi.
Al Palais des Sport di Parigi si disputa la prima edizione dei Campionati Europei di Judo.
L'Italia ottiene la prima medaglia, di bronzo, nella categoria 1° kyu grazie al Maestro Elio Volpi.
Il Maestro Noritomo Ken Otani (1920-2017), allora 5° Dan, arriva in Italia per insegnare judo, influenzando per almeno tre decenni lo sviluppo del judo italiano.
Dopo 35 anni, il Budokwai si trasferisce al no. 4 di Gliston Road, South Kensington, Londra. I nuovi locali furono ufficialmente inaugurati dall'ambasciatore giapponese nel Regno Unito nel Settembre del 1954.
Mikinosuke Kawaishi incluse il Go No Sen No Kata nel suo libro "The Complete Seven Katas of Judo".
Arriva in Italia il Maestro Tadashi Koike (1927-1997), che con Noritomo Ken Otani, sarà una figura fondamentale per il judo in Italia.
Si disputano i primi Campionati Mondiali di Judo al Kuramae Kokugikan di Tokyo. Questa è stata la prima edizione dei mondiali di judo, e si è disputata solo la categoria open. Ai campionati erano presenti 21 nazioni per un totale di 31 atleti. A vincere fu il giapponese Shokichi Natsui (nell'immagine), seguito da Yoshihiko Yoshimatsu al secondo posto. I bronzi furono assegnati a Henri Courtine della Francia e Anton Geesink dei Paesi Bassi.
Il Kodokan Goshin Jutsu (forma di autodifesa del Kodokan) fu creato da una commissione di venticinque maestri del Kodokan. Questo kata fu sviluppato per aggiornare i kata più antichi con forme di autodifesa più moderne.
Nicola Tempesta (1935-2021) vince a Rotterdam il primo titolo europeo dell’Italia. Questo successo segna un’importante tappa nella storia del judo italiano, con Tempesta che diventerà una figura di spicco nel judo europeo.
Il Kodokan Goshin Jutsu (forma di autodifesa del Kodokan) viene adottato ufficialmente.
S'inaugura il grandioso complesso del più grande "circolo privato" del mondo, il Kodokan trova la sua degna e definitiva sede. I tatami salgono a 514, che poi diventeranno gli attuali 1206, distribuiti tra i cinque dojo principali (Pincipale, Scuola, Internazionale, Donne e Bambini) più un "dojo speciale" per i judoka in pensione e lo studio particolare della tecnica.
Sotto la presidenza di Risei Kano, fu tenuto al Kodokan un incontro fra i maggiori esperti per standardizzare l'esecuzione dei kata. Furono stabiliti i criteri per valutare la correttezza e la qualità dei kata, che sono ancora validi oggi.
Il judo è stato aggiunto come evento ufficiale alla 57a Assemblea Generale del Comitato Olimpico Internazionale.
In occasione del 100° anniversario della nascita di Jigoro Kano, fondatore del judo, si tenne una cerimonia di inaugurazione della statua in bronzo in suo onore.
Per la prima volta il Campionato Europeo si disputa in Italia, a Milano.
All'All Japan Championships di judo furono introdotte per la prima volta le categorie di peso: leggeri, medi e massimi.
Il Kodokan Judo revisionò gli standard dell'uniforme, aggiornando le linee guida per l'abbigliamento ufficiale dei praticanti.
Vengono abolite le gare per dan e adottate soltanto le categorie di peso.
L'Assemblea Generale del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) decide di rimuovere il Judo dai Giochi Olimpici in Messico del 1968.
Muore a Genova il "padre del judo italiano", Carlo Oletti.
Il judo maschile viene ammesso per la prima volta ai Giochi Olimpici di Tokyo del 1964. La competizione si è svolta il 23 ottobre presso il Nippon Budokan Hall. Questa edizione ha visto la partecipazione di 9 judoka provenienti da 9 nazioni. Anton Geesink dei Paesi Bassi ha vinto l’oro nella categoria Open, seguito da Akio Kaminaga del Giappone con l’argento. Klaus Glahn della Germania e Ted Boronovskis dell’Australia hanno condiviso il bronzo.
Muore suicida il Maestro Gunji Koizumi, 8° Dan, una figura fondamentale nella diffusione del judo in Europa.
Nella palestra del Kodokan Milano si svolge il primo Campionato Italiano Femminile in cinque categorie.
Al Tempio Eisho-ji, si celebra la cerimonia di inaugurazione del Kodokan Judo Birthplace Monument.
Muore Mikinosuke Kawaishi. Il suo corpo è stato sepolto nel cimitero di Plessis-Robinson, a Parigi. Kawaishi è stato un maestro di jujutsu e judo che ha raggiunto il grado di 7° dan. La Federazione Francese gli ha conferito postumo il 10° dan di judo e jujutsu.
Il judo maschile viene introdotto nel programma dei Giochi del Mediterraneo.
Dopo essere stato escluso nel 1968, il judo entra definitivamente nel programma delle Olimpiadi a Monaco nel 1972.
A Genova si disputa la prima Coppa Europa Femminile di Judo, che l'anno seguente diventerà i Campionati Europei.
L'assemblea federale straordinaria mutò il nome della FIAP in Federazione Italiana Lotta Pesi e Judo (FILPJ). Il cambio di denominazione venne ratificato dal CONI il 6 settembre 1974.
A Monaco si tiene il primo Campionato Europeo Femminile di Judo.
Durante le Olimpiadi di Montreal, Felice Mariani conquista il bronzo nella categoria fino a 63 kg, regalando all'Italia la prima medaglia olimpica nel judo.
Il Kime No Kata e il Ju No Kata furono unificati al Kodokan nel 1977.
Si disputano al Kodokan i primi campionati di judo femminili.
Al Nippon Budokan si tiene il primo Torneo Internazionale di Judo Jigoro Kano Cup.
Yukimitsu Kano diventa il quarto presidente del Kodokan, succedendo a suo padre, Risei Kano. Durante il suo mandato, che durerà fino al 2009, Yukimitsu Kano lavorerà instancabilmente per promuovere il judo a livello internazionale, continuando l’eredità della sua famiglia.
All'Olimpiade di Mosca del 1980, Ezio Gamba vince nella categoria fino a 71 kg, conquistando la prima medaglia d'oro olimpica dell'Italia nel judo.
Margherita de Cal trionfa nella categoria +72 kg al primo Campionato Mondiale Femminile, tenutosi al Madison Square Garden di New York, USA.
In occasione del 100° anniversario della sua fondazione, il Kodokan propone una nuova edizione del Go-kyo, reintroducendo otto tecniche escluse nel 1920 e inserendo 17 nuove tecniche. Queste 65 tecniche saranno riconosciute come "le 65 tecniche del Kodokan Judo". Tuttava questa nuova versione non è stata universalmente accettata.
Commemorazione del centenario del Kodokan e inaugurazione del Kodokan International Judo Center presso il nuovo dojo.
A Vienna, Maria Teresa Motta trionfa nella categoria +72 kg, portando a casa il titolo mondiale.
Il Consiglio Federale accoglie anche il jujutsu e l'aikido tra le discipline controllate dalla FILPJ in quanto complementari del judo, "finalizzate alla difesa personale e all'arricchimento tecnico e culturale".
A Tokyo, si spegne Risei Kano, una figura chiave nella diffusione globale del judo e promotore dei Campionati mondiali.
Il Palaeur di Roma ospita il Campionato Mondiale Juniores di Judo.
Festival commemorativo per il 50° anniversario della scomparsa di Jigoro Kano.
Le categorie femminili di judo vengono ammesse ai Giochi Olimpici di Seoul come sport dimostrativo. Alessandra Giungi conquista la medaglia di bronzo per l'Italia nella categoria fino a 52 kg.
A Belgrado, Emanuela Pierantozzi conquista il titolo mondiale nella categoria 66 kg.
Il Koshiki-no-kata viene unificato al Kodokan.
A Ostia, Roma, viene inaugurato il Palazzetto FILPJ.
Per l'Italia, Alessandra Giungi (nell'immagine) ed Emanuela Pierantozzi, vincono il Campionato Mondiale a Barcellona.
Le categorie femminili di judo vengono ufficialmente ammesse ai Giochi Olimpici, con Emanuela Pierantozzi che vince l'argento nei 66 kg.
A Ostia, Roma, si inaugura il Centro di Preparazione Olimpica della FILPJ.
Ai Giochi Olimpici di Atlanta, l'Italia conquista due medaglie nel judo: l'argento di Girolamo Giovinazzo (nell'immagine) nei 60 kg e il bronzo di Ylenia Scapin nei 72 kg.
Il Kodokan aggiunge due ulteriori tecniche al suo repertorio, contribuendo all'evoluzione e all'arricchimento del judo.
Il judo femminile entra ufficialmente nel programma dei Giochi del Mediterraneo.
Al Kodokan si svolge il primo Torneo All Japan Judo Kata.
Il 1° luglio l'Assemblea Nazionale delibera di dividere la FILPJK in Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) e Federazione Italiana Pesistica e Cultura Fisica (FIPCF).
All'Olimpiade di Sidney, Giuseppe Maddaloni (nell'immagine) vince nella categoria 73 kg, la seconda medaglia d'oro olimpica dell'Italia nel judo. Grande successo per la Federazione Italiana, che conquista anche tre bronzi con Girolamo Giovinazzo (66 kg), Ylenia Scapin (70 kg) ed Emanuela Pierantozzi (78 kg).
La Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) celebra il suo centenario.
A 96 anni, il Maestro Minoru Mochizuki muore in Aix-en-Provence, Francia.
All'Olimpiade di Atene, Lucia Morico conquista per l'Italia il bronzo nei 78 kg.
A Tokyo, si tiene il primo Torneo Internazionale “Kata” di Judo Kodokan.
All'Olimpiade di Pechino, Giulia Quintavalle vince la prima medaglia d'oro olimpica femminile dell'Italia nel judo (57 kg), battendo in finale l'olandese Deborah Gravenstijn.
Haruki Uemura diventa il quinto presidente del Kodokan, succedendo a Yukimitsu Kano. Durante il suo mandato, Uemura continua a promuovere il judo a livello internazionale, mantenendo viva l’eredità del Kodokan come centro di eccellenza per il judo.
L'inizio del World Judo Tour con i Campionati Mondiali annuali, promuovendo il judo a livello globale.
Il Kodokan viene riconosciuto come fondazione di interesse pubblico.
Ai Giochi Olimpici di Londra, Rosalba Forciniti vince il bronzo nella categoria 52 kg.
Il judo registra un record di partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro con 390 judoka da 136 nazioni, dimostrando la popolarità globale dello sport.
Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, Fabio Basile (nell'immagine) vince la terza medaglia d'oro olimpica maschile per l'Italia nel judo (66 kg). Nelle categorie femminili, Odette Giuffrida (52 kg.) conquista l'argento nei 52 kg.
Muore Noritomo Ken Otani a Tokyo. Ha contribuito notevolmente alla diffusione del judo in Italia e ha formato numerosi allievi di alto livello.
Il Kodomo No Kata è stato presentato ufficialmente durante i Campionati Mondiali di Judo, tenutisi al Nippon Budokan di Tokyo, Giappone, dal 25 agosto al 1 settembre, introducendo una nuova forma di kata per i giovani praticanti.
Muore Yukimitsu Kano, Presidente Onorario del Kodokan e 4° Presidente del Kodokan.
Il Kodomo No Kata è stato pubblicato sul canale YouTube del Kodokan e presentato in una versione prodotta dalla Federazione Francese di Judo (FFJDA), dal Kodokan e dalla Federazione Internazionale di Judo (IJF), rendendo accessibile questa nuova forma di kata a un pubblico globale.
Alice Bellandi ha conquistato la medaglia d’oro nella categoria -78 kg alle Olimpiadi di Parigi il 1° agosto 2024, diventando la seconda donna italiana a vincere un oro olimpico nel judo.
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