Vai al contenuto

Gichin Funakoshi

Fondatore del karate shotokan

Gichin Funakoshi fondatore karate shotokan

(10 novembre 1868 – 26 aprile 1969)

Lo scopo ultimo del Karate Do non risiede nella vittoria o nella sconfitta,
ma nella perfezione del carattere dei suoi praticanti

Vita e formazione

Gichin Funakoshi nacque il 10 novembre 1868 a Yamakawa, una zona di Shuri, la capitale del Regno di Ryūkyū, oggi conosciuto come Okinawa. Il 1868 fu l’anno della Restaurazione Meiji, che segnò la fine del feudalesimo e l’inizio dell’era moderna in Giappone. Funakoshi proveniva da una famiglia di shizoku (nobili) del reame di Ryukyu, ma nacque debole, malaticcio e in condizioni economiche precarie.

Anko Asato
Anko Asato (1827–1906)

Funakoshi iniziò la pratica del Karate all’età di 11 anni sotto la guida di uno dei più illustri maestri del tempo: Ankō Asato. La sua passione per il Karate nacque quando andava spesso a giocare dal figlio maggiore di Asato e si stupì delle tecniche che il padre eseguiva in giardino. Funakoshi seguì le regole e imparò molti kata (forme) dal suo maestro.

L’allenamento con il Maestro Asato era sempre durissimo, e molto spesso si svolgeva di notte, al solo chiarore di una lanterna. Asato insegna a Funakoshi tutti i segreti del karate con grande rigidità. I primi tempi Funakoshi doveva eseguire centinaia di volte il singolo kata o la singola tecnica, al fine di raggiungerne la perfezione.

Nel periodo compreso tra il 1868 e il 1880, Funakoshi si dedicò alla pratica del Karate sotto la guida dei suoi maestri Ankō Asato e Anko Itosu. Durante questo periodo, imparò molti kata (forme) dal suo primo maestro Asato e continuò ad approfondire la sua conoscenza del Karate anche con Itosu, noto per aver modificato alcuni kata per renderli più adatti all’insegnamento nelle scuole pubbliche.

Funakoshi imparò numerosi kata da Kenwa Mabuni, fondatore dello stile Shito-Ryu. Per espandere la sua conoscenza, Funakoshi inviò il figlio Gigō a studiare i kata nel dōjō di Mabuni a Osaka.

Kenwa Mabuni era un maestro di karate giapponese originario delle isole di Okinawa. Mabuni era pari livello con Funakoshi Gichin (fondatore dello stile Shotokan).

Funakoshi era molto legato alle tradizioni tanto che decise di lasciare medicina piuttosto che tagliare la crocchia, molto importante all’epoca.

Anko Itosu
Anko Itosu (1831-1915)

Funakoshi divenne insegnante elementare a Naha, la città portuale di Okinawa. Continuò a praticare il Karate con Asato, ma anche con un altro famoso maestro: Anko Itosu. Itosu era noto per aver modificato alcuni kata per renderli più adatti all’insegnamento nelle scuole pubbliche. Funakoshi apprese da lui kata come Pinan, Bassai e Kanku.

Funakoshi si sposò nel 1896 con una donna di nome Saki Machida e ebbe sei figli: tre maschi e tre femmine. Tra i suoi figli, due divennero famosi karateka: Yoshitaka (Gigo) e Giei.

Funakoshi continuò a insegnare il Karate a Okinawa fino al 1922, quando fu invitato a partecipare alla Prima Esposizione Nazionale di Atletica a Tokyo. Qui fece una dimostrazione di Karate che impressionò molti spettatori, tra cui il famoso maestro di judo Jigoro Kano. Kano lo incoraggiò a rimanere a Tokyo per insegnare il Karate e lo presentò a molti suoi allievi. Funakoshi accettò di rimanere a Tokyo e iniziò a insegnare il Karate in vari dojo (sale di allenamento) e università. Fu il primo maestro di Okinawa a trasferirsi in Giappone per diffondere il Karate e lo fece con uno spirito di apertura e integrazione con le altre arti marziali.

Introduzione del karate in Giappone

Nel 1922, Funakoshi fu invitato dal Ministero dell’Educazione giapponese a partecipare alla Prima Esposizione Nazionale di Atletica a Tokyo, dove fece una dimostrazione di Karate che suscitò grande interesse e ammirazione tra il pubblico. Tra gli spettatori c’era anche il famoso maestro Kanō Jigorō, fondatore del judo Kodokan e considerato il padre delle arti marziali moderne in Giappone. Kanō rimase impressionato dalla tecnica e dalla filosofia di Funakoshi e lo incoraggiò a rimanere a Tokyo per divulgare il Karate tra i giapponesi. Kano lo presentò anche a molti dei suoi allievi e collaboratori, tra cui Otsuka Hironori, Obata Isao, Nishikawa Kojiro e Miki Genzaburo.

Sensei Gichin Funakoshi
Sensei Gichin Funakoshi

Funakoshi accettò di rimanere a Tokyo e iniziò a insegnare il Karate in vari dojo (sale di allenamento) e università. Fu il primo maestro di Okinawa a trasferirsi in Giappone per diffondere il Karate e lo fece con uno spirito di apertura e integrazione con le altre arti marziali. Funakoshi non si limitava a insegnare le tecniche del Karate, ma trasmetteva anche i principi etici e morali che lo accompagnavano. Per lui, il Karate era una via per lo sviluppo spirituale oltre che fisico.

Nel 1924, Funakoshi fondò il primo club universitario di Karate alla Keio University, una delle più prestigiose università del Giappone. Da lì, il Karate si diffuse rapidamente in altre università, come la Waseda University, la Chuo University, la Takushoku University e la Hosei University. Molti dei suoi studenti universitari divennero poi famosi maestri di Karate, come Nakayama Masatoshi, Nishiyama Hidetaka, Okazaki Teruyuki e Egami Shigeru.

Nel 1922, Funakoshi pubblicò anche il suo primo libro sul Karate: Ryukyu Kempo (琉球拳法 空手), che fu il primo libro di Karate scritto in giapponese. In questo libro, Funakoshi spiegava la storia, la teoria e la pratica del Karate, illustrando 15 kata (forme) che aveva appreso dai suoi maestri Asato e Itosu. Funakoshi usava anche per la prima volta il termine “Karate” con il significato di “mano vuota”, anziché “mano cinese”, per sottolineare l’originalità e l’universalità della sua arte.

Nel 1930, Funakoshi cambiò il nome dei kata che insegnava, usando dei nomi giapponesi anziché okinawensi. Per esempio, il kata Kusanku divenne Kanku, il kata Naihanchi divenne Tekki e il kata Chinto divenne Gankaku. Questo fu un modo per rendere il Karate più accessibile e comprensibile ai giapponesi.

Nel 1935, Funakoshi ricevette il titolo di Kyoshi (insegnante qualificato) dal Dai Nippon Butoku Kai, la più alta organizzazione di arti marziali in Giappone. Fu il primo maestro di Karate a ricevere questo riconoscimento.

Japan Karate Association JKANello stesso anno, nel 1935, Funakoshi scrisse il suo secondo libro sul Karate: “Karate-do Kyohan” (空手道教範), che significa “La via suprema del karate-do”. Questo libro è considerato uno dei testi fondamentali del Karate Shotokan ed è ancora oggi molto popolare tra gli studenti di questa arte marziale. In questo libro Funakoshi approfondisce ulteriormente la teoria e la pratica del Karate Shotokan ed espone i principi etici e morali che lo accompagnano. Il libro contiene le spiegazioni dettagliate delle tecniche, dei principi e dei kata del karate, oltre a una sezione dedicata alla storia e alla filosofia del karate. Il libro è stato ristampato più volte ed è ancora oggi una fonte di riferimento per gli studenti e gli insegnanti di karate.

Funakoshi continuò ad insegnare ed espandere la sua arte fino al 1936 quando fondò l’associazione Shotokan Karate-do Kenkyukai (糸東流空手道研究会), che divenne poi la Japan Karate Association (日本空手協会) nel 1949. Questa associazione divenne uno dei principali organi di governo del Karate in Giappone ed ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del Karate nel mondo.

Sviluppo dello stile shotokan

Nel 1936, Funakoshi costruì il primo dojo dedicato al Karate a Tokyo, chiamandolo Shōtōkan (館 松濤), che significa “la casa delle onde di pino”. Il dojo divenne il quartier generale del Karate di Funakoshi e il luogo di allenamento di molti dei suoi allievi. Tuttavia, il dojo fu distrutto nel 1945 a seguito di un bombardamento alleato.

Funakoshi creò il suo stile di Karate basandosi sui principi dei suoi due maestri Asato e Itosu. Lo chiamò Shotokan, in onore del suo soprannome poetico, Shōtō (松濤), che usava per firmare le sue poesie. Shotokan è composto da due parole giapponesi: Shoto (松濤), che significa “onda di pino” o “brezza nella pineta”, e kan (館), che significa “sala” o “casa”. Inoltre, stabilì 20 principi fondamentali del Karate, che sono considerati la base della sua filosofia. Il primo principio è: “Il Karate comincia e finisce con il saluto” (Karate wa rei ni hajimari rei ni owaru koto wo wasuruna).

Yoshitaka Funakoshi
Gigo Funakoshi (1906-1945)

Durante questo periodo, Gigō Funakoshi, figlio di Gichin Funakoshi, diede allo stile Shotokan un sapore completamente diverso e potente basato sul suo studio del kendo moderno (la via della spada giapponese) e dell’Iaido (la via dell’estrazione della spada giapponese) sotto la guida del sensei Nakayama Hakudō. Gigō sviluppò tecniche di colpi a lunga distanza utilizzando le posizioni basse trovate nei kata di kendo e Iaido in stile antico. Inoltre, sviluppò calci più alti, tra cui mawashi geri (calcio circolare), yoko geri kekomi (calcio laterale penetrante), yoko geri keage (calcio laterale a scatto), fumikiri (calcio laterale tagliente diretto a bersagli morbidi), ura mawashi geri (calcio frontale-quarto di rotazione) e ushiro geri kekomi (calcio posteriore penetrante) facendo riferimento alla tecnica del piede di savate. Gigō è ampiamente accreditato per aver sviluppato le fondamenta dello stile moderno di Karate Shotokan.

Funakoshi ha lasciato un’eredità duratura nel mondo delle arti marziali grazie al suo lavoro nello sviluppo dello stile Shotokan e alla sua filosofia del Karate. La sua influenza si può vedere ancora oggi nei dojo di tutto il mondo. Lo stile shotokan (Shotokan-ryu) è uno degli stili moderni del karate giapponese, nato dall’incontro di varie arti marziali, codificato dal Maestro Gichin Funakoshi e da suo figlio, il Maestro Yoshitaka Funakoshi (1906-1945). Un termine spesso accoppiato a shotokan, è shotokai. Shotokai è il nome dell’associazione fondata da Gichin Funakoshi originariamente nel 1930 per insegnare e diffondere l’arte del Karate-Do. L’organizzazione esiste ancora oggi e promuove uno stile di karate che aderisce agli insegnamenti di Funakoshi, in particolare alla nozione che la competizione è contraria all’essenza del karate. Kai significa “gruppo” o “metodo”; quindi, Shotokai viene tradotto come “il gruppo di Shoto” o “il metodo di Shoto”.

Ultimi anni e morte

Gichin Funakoshi Memorial nel tempio Enkakuji a Kamakura
Gichin Funakoshi Memorial nel tempio Enkakuji a Kamakura

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Funakoshi continuò a insegnare il karate a Tokyo, nonostante le difficoltà economiche e sociali del dopoguerra. Nel 1949, alcuni dei suoi allievi fondarono la Japan Karate Association (JKA), la prima organizzazione nazionale di karate in Giappone. Funakoshi fu nominato capo onorario della JKA e ne supervisionò le attività fino alla sua morte. La JKA divenne una delle più influenti e riconosciute associazioni di karate al mondo, con migliaia di affiliati in diversi paesi.

Funakoshi si dedicò anche alla diffusione del karate in altre parti del mondo, inviando i suoi allievi più qualificati a insegnare in vari paesi. Funakoshi mantenne sempre un atteggiamento umile e pacifico, sottolineando l’importanza dell’etica e della disciplina nel karate.

Funakoshi morì a Tokyo il 26 aprile 1957, all’età di 88 anni, per cause naturali. La sua morte fu un grande lutto per il mondo del karate e per i suoi numerosi allievi e ammiratori. Funakoshi fu sepolto nel cimitero di Engaku-ji, un famoso tempio buddista a Kamakura. Sulla sua tomba è presente l’iscrizione di una sua poesia che inizia con la seguente frase: “Karate ni sente nashi” (Non c’è primo attacco nel karate), che esprime il principio fondamentale del karate come arte di difesa personale e non di aggressione.

Karate ni sente nashi
Tada shinken ni
Kokoro wo togu bekarazu
Sore dani

Nel karate non c’è il primo attacco
Solo con sincerità
Bisogna affinare il proprio spirito
Questo è tutto

Funakoshi era molto modesto e umile. Non si definiva mai un maestro, ma un semplice studente di Karate. La sua filosofia del Karate si basava sull’idea che l’arte marziale non fosse solo una forma di autodifesa fisica, ma anche uno strumento per migliorare se stessi e raggiungere l’armonia interiore. Funakoshi credeva che il Karate dovesse essere praticato con rispetto, disciplina e dedizione, e che dovesse essere usato solo per proteggere se stessi o gli altri in caso di necessità.

L’immagine del Maestro Gichin Funakoshi è spesso associata a quella del karate, e si considera talvolta come il “creatore del karate moderno” sebbene, storicamente, ciò non sia esatto. Si tratta di una confusione tra la modernizzazione del karate, che ha avuto luogo all’inizio del secolo XX, e la sua diffusione. Il Maestro Gichin Funakoshi è stato, di fatto, il primo a diffondere il karate dall’isola di Okinawa all’intero Giappone e, in seguito, la sua scuola di karate si è ampiamente diffusa nel mondo intero.

Eredità e commemorazioni

La tigre dello shotokan
Il simbolo del karate shotokan

La figura e l’opera di Gichin Funakoshi hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo del karate e delle arti marziali in generale. Funakoshi è considerato il padre del karate moderno, per aver contribuito alla sua diffusione, codificazione e riconoscimento come disciplina sportiva e culturale. Funakoshi è anche il fondatore dello stile Shotokan, uno dei più praticati e popolari stili di karate al mondo.

Gichin Funakoshi, noto anche come il “padre del karate moderno”, ha lasciato un’eredità duratura attraverso i suoi libri. Nei suoi scritti, Funakoshi ha presentato la sua visione del karate come arte marziale e filosofia di vita, basata sui principi di disciplina, rispetto e autocontrollo. Ha descritto in dettaglio le tecniche e le forme dello stile Shotokan, che ha fondato, e ha fornito consigli pratici per la pratica del karate. I suoi libri, tra cui “Karate-do: My Way of Life”, “Karate-do Kyohan” e “The Twenty Guiding Principles of Karate”, sono ancora oggi considerati testi fondamentali per gli studenti di karate di tutto il mondo. L’eredità di Funakoshi vive anche attraverso le generazioni di karateka che continuano a praticare e insegnare il suo stile, mantenendo vive le sue idee e i suoi insegnamenti.

In onore di Funakoshi, sono state organizzate diverse commemorazioni e celebrazioni, sia in Giappone che all’estero. Tra queste, si possono citare:


• La costruzione di un monumento in bronzo raffigurante Funakoshi in posizione di saluto, situato nel parco di Shoto a Tokyo. Il monumento fu inaugurato nel 1968, in occasione del centenario della nascita di Funakoshi, e fu realizzato dallo scultore Kenji Ogawa.

• L’istituzione del Funakoshi Gichin Cup, un torneo internazionale di karate organizzato dalla JKA ogni tre anni, a partire dal 1978. Il torneo si svolge in diverse sedi nel mondo e vede la partecipazione di atleti provenienti da diversi paesi e stili di karate.

 

 

Lo stile Shotokan oggi è uno dei più diffusi e praticati stili di karate al mondo, con milioni di praticanti in oltre cento paesi. Lo stile Shotokan si caratterizza per la sua enfasi sulla potenza, sulla velocità e sulla precisione delle tecniche, oltre che per la sua ricchezza di forme (kata) e applicazioni (bunkai). Lo stile Shotokan ha anche dato origine a diverse varianti e scuole, alcune delle quali si rifanno direttamente all’insegnamento di Funakoshi o dei suoi allievi più stretti.

 

Funakoshi ha lasciato un’eredità duratura nel mondo delle arti marziali grazie al suo lavoro nello sviluppo dello stile Shotokan e alla sua filosofia del Karate. La sua influenza si può vedere ancora oggi nei dojo di tutto il mondo.

error: Content is protected !!