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Hajime Isogai

Il padre del ne-waza

(26 ottobre 1871 – 19 aprile 1947)

L'infanzia e l'inizio del judo

Nobeoka Castle
Le rovine del Castello di Nobeoka: un tempo maestosa fortezza costruita nel 1603, oggi rimangono solo le suggestive mura di pietra e i fossati, testimoni silenziosi di un passato glorioso. Situato nel cuore di Nobeoka, il sito è ora un tranquillo parco che offre una vista panoramica sulla città e sui suoi splendidi dintorni.

Hajime Isogai, nacque il 26 ottobre 1871 a Funakura, nella prefettura di Nobeoka (l’odierna città di Nobeoka, nella prefettura di Miyazaki). Era il figlio primogenito di una famiglia di samurai. Suo padre, Tsunehisa Isogai, era un hanshi (lett. “insegnante degli insegnanti”) dello stile Sekiguchi Nanban-ryu di jujutsu. Hajime crebbe in un ambiente in cui le arti marziali erano molto rispettate e apprezzate. Durante la sua giovinezza, studiò gli stili Sekiguchi Nanban-ryu e Totsuka-ha Yoshin-ryu di jujutsu.

Nel 1891, Hajime Isogai si trasferì a Tokyo con l’obiettivo di diventare un ufficiale di marina. Tuttavia, fallì gli esami di ammissione all’accademia militare marina e dovette rimanere in città fino alla chiamata successiva. In quel periodo, Isogai ebbe contatti con la scuola di judo Kodokan fondata da Jigoro Kano nel 1882. A ottobre dello stesso anno, all’età di 20 anni, si iscrisse ufficialmente. Nel Kodokan incontrò judoka di talento come Kunisaburo Iizuka, Hideichi Nagaoka, Mitsuyo Maeda e Jiro Nango (nipote di Jigoro Kano successore alla presidenza del Kodokan dopo la sua morte), tra gli altri; che formò la seconda generazione del Kodokan che succedette ai celebri Shitenno: i quattro eccezionali allievi di Kano della prima generazione: Shiro Saigo, Yoshitsugu Yamashita, Tsunejiro Tomita e Sakujiro Yokoyama.
Hajime Isogai venne assegnato alla tutela del leggendario Sakujiro Yokoyama. Durante l’allenamento invernale di un mese che iniziava alle 4 del mattino, Hajime Isogai si dedicò completamente al judo, mantenendo costantemente la posizione di “Ichibanyari”, ovvero il primo a entrare nel dojo per l’allenamento seguendo la sua stessa regola “inizia ad allenarti per primo e finisci per ultimo”.

Hajime Isogai era un judoka di talento e grazie alla sua esperienza nel jujutsu e alla sua dedizione al judo, riuscì a progredire rapidamente nei gradi. Tra le sue tecniche preferite c’era l’hane goshi, una proiezione che consiste nel sollevare l’avversario con una gamba e farlo cadere di schiena. Anche se alcuni attribuiscono a Hajime la creazione di questa tecnica, in realtà può essere fatta risalire a Yamashita Yoshitsugu, un altro famoso judoka dell’epoca.

La diffusione del judo nel Kansai e la rivalità con Tanabe

Jigoro Kano, fondatore del judo del Kodokan, inviò i suoi allievi più avanzati in altre regioni per promuovere la sua arte marziale. Hajime Isogai, ispirato dalle parole di Kano nella sua lettera, ‘Fai del tuo meglio come se fossi un missionario’, si dedicò completamente al judo, rinunciando a tutto il resto e indossando l’hakama bianco che aveva ricevuto da Kano.

Regione del Kansai

Nel 1893, dopo aver raggiunto il 2° dan, considerato all’epoca un grado di esperto che permetteva di lavorare come insegnante in qualsiasi dojo o scuola, Isogai fu inviato da Kano nella regione del Kansai con lo scopo di promuovere la diffusione del judo in quella zona. Il Kansai era una regione ricca di tradizioni marziali e di scuole di jujutsu che spesso si sfidavano tra loro per dimostrare la propria superiorità. Il judo era ancora poco conosciuto e spesso visto con sospetto od ostilità dai maestri locali.

Kano propose a Isogai di trasferirsi a Kyoto per assumere il posto di insegnante di judo in una scuola, indicando che Kyoto era il punto vitale e strategico per l’espansione del Kodokan-judo. Lo scopo di Kano era quello di aprire una filiale del Kodokan a Kyoto e da lì iniziare il predominio del judo sulle vecchie scuole di ju-jutsu. Isogai accettò la proposta e si trasferì a Kyoto per assumere il posto di insegnante part-time di judo presso la Dai-san High School (Terza Scuola Superiore). Oltre a questo incarico, Isogai insegnò anche judo presso la scuola media di Bungakuryo, il dormitorio della Shinshu Daiichi Junior High School, la Normal School e la Doshisha, adempiendo all’ordine del suo maestro: diffondere il judo nella zona centro-meridionale del paese dove dominavano le note scuole di ju-jutsu. In questo modo, formò molti studenti che in seguito divennero famosi judoka.

Servì anche come capo del Kyoto Kodokan, la filiale locale del quartier generale del judo. Da lì organizzò varie dimostrazioni e lezioni pubbliche per far conoscere il judo al pubblico e per reclutare nuovi praticanti.

Hajime Isogai si trovò in una regione in cui erano presenti numerosi dojo di jujutsu, tra cui

Seigo Shoshin-ryu, Kito-ryu, Totsuka-ha Yoshin-ryu, Tenjin Shinyo-ryu, Fusen-ryu e Takenouchi-ryu. Questi dojo erano molto attivi e il successo del Kodokan Judo nel Kansai dipendeva dalle capacità di Isogai di affermare il prestigio della sua scuola. Per farlo, dovette affrontare le sfide dei maestri locali di jujutsu, tra cui alcuni dei più noti esponenti delle varie scuole dell’epoca, come il Takenouchi-ryu e il Fusen-ryu.

Per affermare il prestigio del judo nel Kansai, Hajime dovette anche affrontare le sfide dei maestri locali di jujutsu, che volevano mettere alla prova le sue capacità e quelle della sua scuola. Tra i suoi avversari ci furono alcuni dei più noti esponenti delle varie scuole di jujutsu dell’epoca, tra cui il Takenouchi-ryu e il Fusen-ryu.

Isogai ricorda quei giorni in questo modo:

“Anche se ero bravo nelle tecniche in piedi del Kodokan Judo, avevo difficoltà nelle tecniche a terra. Tuttavia, per avere successo in una competizione, entrambe le tecniche dovevano essere padroneggiate. Capì che, se non avessimo avuto la superiorità sulle altre scuole di combattimento a terra, non avremmo potuto onorare il Kodokan Judo e i nostri mecenati. Non importava quanto si potesse discutere delle caratteristiche e dei meriti del Kodokan Judo, alla fine sarebbe stato visto solo come le urla dei deboli se non avessimo vinto la partita. Decisi quindi di perfezionare le basi del Kodokan e di creare nuove tecniche potenti che avrebbero rovesciato le altre scuole. Questa ricerca di nuove tecniche divenne la mia dedizione alla perfezione. Ricordo con dolore quel periodo in cui, ogni anno, mi rinchiudevo nel dojo della Terza Scuola Superiore insieme ad altri leader del Kodokan, come Hideichi Nagaoka che era andato a Kyoto per una dimostrazione di arti marziali, e mi immergevo tutto il giorno nello studio di nuove tecniche.”

Dai Nippon Butokukai
La sede del Dai Nippon Butokukai nel 1932

Nell’aprile del 1895, pochi giorni prima della firma del trattato di pace tra Cina e Giappone, fu fondata la Da Nippon Butoku-kai, un’associazione dedicata alla promozione e diffusione del Budo e dei suoi valori tra il popolo giapponese. Questa associazione rappresentò la nascita di un’istituzione politica nazionalista che mirava a ripristinare le arti marziali in Giappone. Aveva sede nel Butokuden, un edificio storico situato nel complesso del tempio Heian a Kyoto. Jigoro Kano, fondatore del judo, fu uno dei membri dell’associazione e si impegnò nella diffusione della sua disciplina.

Nell’ottobre dello stesso anno, si tenne a Kyoto il primo festival di arti marziali organizzato dalla Butoku-kai nel Palazzo delle Arti Marziali situato nel santuario shintoista Heian Jingu di Kyoto. L’evento consisteva in esibizioni di diverse discipline, tra cui ken-jutsu, so-jutsu e ju-jutsu. Il Kodokan, la scuola di judo fondata da Kano, presentò un’esibizione di nage no kata eseguita da Sakujiro Yokoyama e Hajime Isogai, rispettivamente 5° e 3° dan. Questa fu un’occasione per dimostrare pubblicamente l’eccellenza tecnica del judo.

A causa di problemi organizzativi, l’esibizione si svolse su un palco anziché sul tatami. Yokoyama disse a Isogai che non avrebbe avuto pietà nel lanciarlo, poiché non voleva che i maestri di ju-jutsu presenti li vedessero come deboli. Isogai acconsentì senza esitazione, consapevole dell’importanza di dimostrare il prestigio del Kodokan. L’esibizione fu intensa e Yokoyama gettò Isogai con tutte le sue forze. Nonostante le ferite subite, Isogai sopportò stoicamente il pestaggio senza lamentarsi. Alla fine dell’esibizione, la sala era in silenzio e dopo il saluto tra i due judoka, scoppiò un lungo applauso.

Nel 1897, a causa di un litigio, Hajime Isogai si sentì costretto a competere con il ju-jutsuka Kotaro Imai della scuola Takenouchi Kito-ryu. Imai era un avversario temibile, che aveva già sconfitto diversi judoka del Kodokan in precedenza. L’incontro si svolse a Kyoto davanti a un pubblico numeroso e interessato. Hajime riuscì a sorprendere Imai con un hane makikomi, una proiezione simile al hane goshi ma che coinvolge anche il braccio dell’avversario. Con questa mossa lo fece cadere violentemente sul tatami e vinse l’incontro. Questa vittoria contro il maestro Imai del Takenouchi-ryu divenne una delle sue vittorie più note.

A luglio del 1899 Hajime Isogai fu nominato professore di judo al Dai Nippon Butoku Kai, l’organizzazione che regolava le arti marziali in Giappone. Da questa posizione, Hajime continuò a diffondere il judo nel Kansai e ad affrontare le sfide dei maestri di jujutsu.

Mataemon Tanabe (1869-1942): Maestro di jujutsu e fondatore della scuola Fusen-ryū, noto per la sua abilità nel ne-waza (tecniche di lotta a terra). Tanabe è ricordato per aver sconfitto numerosi membri del Kodokan in incontri di sfida, diventando una leggenda nel mondo delle arti marziali giapponesi.

Hajime Isogai era famoso per la sua rivalità con il maestro di Fusen-ryū Mataemon Tanabe, noto per aver sconfitto molti avversari in sfide grazie alla sua maestria nel ne-waza, la lotta a terra, usando le sue tecniche di strangolamento e di leva articolare. Hajime e Tanabe si sono affrontati tre volte.

La prima volta a Kyoto nel 1899, fu in occasione di una dimostrazione di judo organizzata dal Dai Nippon Butoku Kai. L’incontro fu molto equilibrato e si svolse prevalentemente a terra, dove entrambi dimostrarono le loro abilità nel ne-waza. Dopo un’ora di lotta, nessuno dei due riuscì a prevalere sull’altro e l’incontro fu dichiarato un pareggio.

Il secondo incontro tra Hajime e Tanabe avvenne nello stesso anno a Fukuoka. Fu particolarmente notevole, poiché Isogai, conoscendo il campo di forza del suo avversario, cambiò strategia e decise di mantenere la lotta in piedi, evitando di scendere a terra. Usando il suo hane goshi e altre proiezioni, Hajime mise in difficoltà Tanabe e lo costrinse a difendersi. Anche questo incontro durò un’ora e finì in pareggio, ma Hajime dimostrò di aver imparato dalla sua precedente esperienza e di aver ampliato il suo repertorio tecnico. Tuttavia, Isogai rimase convinto dell’importanza di lavorare sul ne-waza per essere un combattente completo.

Il terzo e ultimo incontro tra Hajime Isogai e Mataemon Tanabe si tenne nel maggio del 1900 a Okayama, dove Tanabe sfidò Isogai per la terza volta in occasione di una manifestazione di arti marziali. Questo incontro fu il più controverso dei tre, poiché Isogai dovette affrontare non solo Tanabe, ma anche un pubblico ostile e un arbitro parziale. Infatti, Okayama era la sede di molte scuole di jujutsu che erano in contrasto con il Kodokan e che sostenevano Tanabe. Inoltre, l’arbitro dell’incontro era Kotaro Imai, il vecchio nemico di Isogai che aveva sconfitto tre anni prima.

Kaichiro Samura (1880-1964)
Kaichiro Samura (1880-1964) – 10° Dan

Prima dell’incontro, Isogai informò Kano della sfida e chiese il permesso al giovane judoka Kaichiro Samura, di recarsi a Kyoto per allenarsi con lui come uke. Kaichiro Samura era anch’egli un judoka grande esperto di ne-waza che proveniva dal Takeuchi Santo-ryu e lavorava come assistente di Hajime al Nutoku Kai. Nonostante le difficoltà, Isogai riuscì a dominare l’incontro grazie all’aiuto di Samura, che gli aveva insegnato alcune tecniche segrete di ne-waza che gli permisero di contrastare le mosse di Tanabe. Isogai portò Tanabe a terra e lo immobilizzò con una presa chiamata kami shiho gatame, impedendogli di muoversi o di respirare. Tanabe cercò disperatamente di liberarsi o di raggiungere il bordo del tatami per forzare una pausa, ma Isogai lo trascinò al centro e lo tenne fermo. I sostenitori di Tanabe protestarono e chiesero all’arbitro Imai di fermare l’incontro, ma questi non intervenne. Dopo 15 minuti di agonia, Tanabe perse conoscenza e Isogai vinse l’incontro per resa.

Questo incontro fu molto importante per la storia del judo e per lo sviluppo del ne-waza da parte di Isogai. Dimostrò che il judo poteva competere con il jujutsu anche a terra e che Isogai era uno dei migliori praticanti di ne-waza del suo tempo. Inoltre, rafforzò il legame tra Isogai e Samura, che divennero i principali promotori del circuito di judo kosen, una forma di judo basata sul ne-waza che si diffuse nelle scuole superiori del Giappone.

La carriera al Dai Nippon Butoku Kai e la promozione al decimo dan

Dopo aver consolidato la sua reputazione come uno dei migliori judoka del Kansai e aver sconfitto molti maestri di jujutsu, Hajime Isogai si dedicò alla sua carriera accademica.

Hajime Isogai (1871-1947): Maestro di judo e secondo individuo a ricevere il grado di 10° dan, noto per la sua maestria nel ne-waza (tecniche di lotta a terra).

Nel gennaio del 1912, Hajime Isogai divenne istruttore presso la Bujutsu Senmon Gakko (Scuola Superiore di Arti Marziali), una prestigiosa istituzione fondata dal Dai Nippon Butoku Kai nel 1895 a Kyoto. Alla Bujutsu Senmon Gakko, Isogai insegnò il judo a molti studenti che aspiravano a diventare maestri o istruttori di arti marziali.

Nel 1919 la Bujutsu Senmon Gakko fu riformata e rinominata Budo Senmon Gakko (Scuola Superiore di Arti Marziali Giapponesi), con l’intento di promuovere le arti marziali tradizionali giapponesi come parte della cultura nazionale. Durante il suo mandato, la scuola produsse alcuni dei migliori judoka del Giappone.

Nel 1934 si tenne un torneo in occasione della nascita del principe Akihiro. Isogai, allora 9° Dan a 64 anni, dovette fare un randori con Hideichi Nagaoka, anch’egli 9° Dan e 59 anni. Ciò che effettivamente fecero fu uno shiai in cui non c’era né vincitore né perdente; I testimoni hanno commentato che è stato uno dei combattimenti più belli e con la più alta qualità tecnica che avessero mai visto.

Hajime Isogai fu anche uno dei principali promotori del judo kosen, una forma di judo basata sul ne-waza che si diffuse nelle scuole superiori del Giappone. Il judo kosen è una variante delle regole competitive del judo Kodokan che permette una maggiore enfasi sul ne-waza rispetto a quanto avviene tipicamente nel judo competitivo. Attualmente, il termine “judo kosen” viene spesso usato per riferirsi al regolamento delle competizioni associato a esso che consente un ne-waza esteso.

Hajime Isogai fu riconosciuto come uno dei più grandi maestri e studiosi di judo della sua epoca.

Il 22 dicembre 1937 Hajime Isogai ricevette il decimo dan, il grado più alto del judo, insieme a Hideichi Nagaoka. Fu la seconda persona a ricevere questo grado e la prima persona vivente a essere presentata con esso. Fu un grande onore e un grande riconoscimento per la sua vita dedicata all’insegnamento e alla promozione del judo.

Gli ultimi anni e la morte

La seconda guerra mondiale, che scoppiò nel 1939 e coinvolse il Giappone in un conflitto globale, ebbe un impatto negativo su molte attività, tra cui lo sviluppo e la diffusione del judo. Una delle conseguenze più tragiche della guerra fu lo scioglimento del Dai Nippon Butoku Kai da parte delle forze alleate nel 1946. Era il luogo dove Hajime Isogai aveva insegnato il judo per oltre quarant’anni e dove aveva ricevuto il decimo dan.

Nel 1945, Hajime Isogai si ritirò dalla Budo Senmon Gakko e si trasferì nella sua casa a Kyoto.

Hajime Isogai morì il 19 aprile 1947, all’età di 75 anni. La sua morte fu un lutto profondo per la comunità del judo e per il Giappone intero. Il funerale di Hajime Isogai fu celebrato con grande solennità e partecipazione. Molti maestri e studenti di judo e di altre arti marziali si recarono a Kyoto per rendere omaggio al defunto e per esprimere il loro cordoglio.

La sua influenza e il suo contributo al judo sono ancora oggi riconosciuti e celebrati.

Passaggi di grado

Data
Grado
Età
Ottobre 1891
Ingresso al Kodokan
19 anni
Maggio 1892
1° Dan
20 anni
Gennaio 1893
2° Dan
21 anni
Agosto 1895
3° Dan
23 anni
Gennaio 1899
4° Dan
27 anni
Agosto 1900
5° Dan
28 anni
Agosto 1904
6° Dan
32 anni
Gennaio 1912
7° Dan
40 anni
Marzo 1920
8° Dan
48 anni
Aprile 1930
9° Dan
58 anni
Dicembre 1937
10° Dan
66 anni
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